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Manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma: ecco come partecipare
Il corteo "Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace!", organizzato dalla Rete italiana per il disarmo, partirà a mezzogiorno da piazza della Repubblica e arriverà a piazza San Giovanni in Laterano, dove dalle 15:00 inizieranno gli interventi dei promotori della giornata e dei testimoni del conflitto. Più di 400 le realtà coinvolte, che stanno predisponendo i trasporti da tutta Italia per i partecipanti alla mobilitazione
Sabato 5 novembre si terrà a Roma una grande manifestazione nazionale per la pace, per chiedere la messa al bando delle armi nucleari ed esprimere solidarietà al popolo ucraino e a tutte le vittime delle guerre. Il ritrovo sarà alle ore 12:00 in piazza della Repubblica; il corteo partirà alle 13:00 e arriverà a piazza San Giovanni in Laterano, dove alle 15:00 inizieranno gli interventi dal palco, su cui si avvicenderanno i rappresentanti delle organizzazioni promotrici, insieme a testimoni del conflitto in Ucraina. La manifestazione – della durata complessiva di quattro o cinque ore – sarà una mobilitazione della società civile, coordinata in particolare della Rete italiana pace e disarmo e guidata da Europe for Peace, coalizione di oltre 400 organizzazioni, associazioni, reti, sindacati e comunità, che già da alcuni mesi promuove degli eventi per protestare contro il conflitto ucraino e quelli nel resto del mondo. Tra le realtà aderenti, molti esponenti del Comitato editoriale di Vita: Arci, Acli, Agesci, Coopi, Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali, ActionAid, Amref, Ancc Coop, Anpas, Ciai, Cbm, Cittadinanzaattiva Onlus, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, Fondazione Arché, Fondazione Ebbene, Fondazione Exodus, Fondazione Albero della vita, Intersos, Mcl – Movimento cristiano lavoratori, Save the children Italia, SOS Villaggi dei bambini Italia e We World e il Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta) che Vita ha contribuito a promuovere.
Secondo gli organizzatori, che condannano gli aggressori e si pongono a fianco della resistenza e di chi, in generale, parteggia per la non violenza, è necessario che gli Stati si adoperino per contrastare la minaccia del nucleare e per risolvere la crisi attraverso i negoziati. Per questo motivo, chiedono al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di convocare subito una Conferenza internazionale per la pace, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati a eliminare le bombe atomiche e ridurre le spese militari per aumentare quelle per il contrasto alla povertà e l’economia disarmata, per la transizione ecologica e il lavoro dignitoso. “L’Italia, la Costituzione la società civile ripudiano la guerra”, si legge sul dito della Rete italiana pace e disarmo. “Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea e internazionale per la sua piena affermazione”.
Tante le adesioni di cittadini e associazioni su tutto il territorio nazionale, che stanno organizzando i trasporti verso Roma in vista del 5 novembre. Da tutte le maggiori città italiane, infatti, partiranno dei bus che permetteranno di raggiungere la capitale, secondo tempi e modalità di ciascun coordinamento locale. A essere coinvolte, anche alcune amministrazioni comunali, come quella di Padova, che ha messo a disposizione dei pullman gratuiti per i residenti in città, in partenza nella prima mattinata e di ritorno la sera stessa. Chi dovesse decidere di raggiungere la manifestazione via treno, può scegliere di camminare fino al punto di ritrovo, distante solo sette minuti a piedi dalla stazione di Roma Termini, o di prendere la metropolitana, scendendo alla fermata “Repubblica”. Maggiori informazioni sulla mobilitazione sono disponibili sulla piattaforma della Rete italiana pace e disarmo.
Aggiornamento del 3 novembre
Stando a quanto risulta a Vita, a parlare sul palco saranno i rappresentanti delle dieci realtà organizzatrici, quattro testimoni del conflitto in Ucraina, Don Luigi Ciotti, Andrea Riccardi e Maurizio Landini.
L'evento sarà trasmesso in streaming su collettiva.it
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