Non profit

Le diseguaglianze chiedono al Terzo settore un approccio nuovo

Intervista all'economista Paolo Venturi, direttore di Aiccon, il centro studi dell'Università di Bologna e della Alleanza delle cooperative italiane, che promuove la cultura della cooperazione e del non profit. Da 22 anni, il piccolo centro forlivese è propulsore di innovazione e progetti, grazie alle "Giornata per l'Economia civile". Ascolta l'episodio n. 27

di Giampaolo Cerri

Il mondo del Terzo settore fa rotta, oggi e domani, su Bertinoro (Forlì), la sede del centro studi Aiccon dell'Università di Bologna, l'Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit, promossa appunto dall'Alma Mater, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia sociale.

Aiccon, oggi presieduta da Stefano Granata, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative, e diretta da Paolo Venturi, economista dell'ateneo petroniano, da 22 anni organizza le Giornate per l'Economia civile, un appuntamento per tutto il Terzo settore e per quella parte di mondo accademico che si interesse a questo mondo. Da oltre due decenni, la ricerca sul Non profit e i protogonisti di questo mondo – manager di coopearative, associazioni, fondazioni – si incontrano, si confrontano, si scambiano progetti, case histories, esperienze.

Nella bellissima rocca dove l'Unibo ha allargato le attività del polo forlivese, sede della Scuola di Economia e Management, spesso si gettano le basi per progetti nuovi e per una nuova pratica di tutto il vasto mondo che lavora, si impegna, opera "not for profit".

«Le diseguaglianze che segnano la stagione che viviamo», spiega Venturi, «richiedono un approccio nuovo: il Terzo settore non è appena il mondo che fa cose sociali o "buone", ma quello che costruisce relazioni».

Ascolta l'intervista al professor Venturi su Spotify, episodio n. 27 di VitaPodcast.

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