Welfare

A Milano il “burger sospeso” è dedicato ai senza dimora

Al via un nuovo progetto nato dall’incontro tra Fondazione Progetto Arca onlus e Doppio Malto, che in un anno hanno già servito oltre 70mila pasti a persone senza dimora. In tutti i locali milanesi i clienti potranno ora decidere di devolvere il costo di un burger che sarà devoluto ad Arca e al suo servizio di cucina mobile che offre i pasti caldi agli homeless del capoluogo lombardo e di altre città italiane

di Antonietta Nembri

Prende il via un nuovo capitolo della collaborazione tra Doppio Malto e Fondazione Progetto Arca. Una collaborazione nata nella tarda primavera del 2021 quando, dopo l’allentamento delle restrizioni decise in occasione della seconda ondata pandemica, Doppio Malto Milano Navigli riparte a pieno regime. La cucina del locale che a pranzo e cena lavora per i clienti tradizionali, nel pomeriggio compone dei “polibox” contenenti i pasti preparati per le persone che vivono in strada e che vengono poi distribuiti dai volontari di Progetto Arca.

La particolarità di questa collaborazione, spiega una nota, è nella scelta di non devolvere degli avanzi di produzione, ma creare un menù ad hoc, da variare ogni settimana.È così che a giugno 2021 dalla cucina di Doppio Malto Milano Navigli partono 2.210 pasti, che diventano 6.300 nel dicembre 2021 e 5.430 nel gennaio 2022. All’iniziativa si aggiunge presto anche il Doppio Malto di Settimo Torinese e a distanza di oltre un anno, i pasti partiti dalle cucine di Doppio Malto Milano Navigli e Settimo Torinese e distribuiti grazie ai volontari di Progetto Arca sono circa 73.629.

Il nuovo passo della collaborazione tra l’azienda e la fondazione punta a coinvolgere i clienti di tutti i Doppio Malto milanesi, come spiega Giovanni Porcu, ceo di Doppio Malto: «Da oggi nei nostri locali di Duomo, Porta Romana, Scalo Milano e Navigli i menu avranno un burger in più, il più buono: il burger sospeso. I clienti non lo mangeranno, ma lo potranno acquistare al prezzo simbolico di 5 euro, che noi devolveremo a Progetto Arca, per il sostegno del progetto “Cucina mobile” e di altre attività sul territorio, grazie alle quali saranno garantiti ogni settimana pasti caldi a persone bisognose, raggiungendo decine di persone in città». L'obiettivo è quello di estendere la collaborazione anche alle “cucine mobili” di altre località, come spiega Giovanni Porcu: «È una sinergia importante e, per come l’abbiamo pensata e organizzata insieme a Progetto Arca, scalabile. Un progetto che ci piacerebbe replicare in tutte le località in cui Doppio Malto è presente. C’è tanto bisogno e possiamo dare tanto». Giovanni Porcu, sottolineando lo slogan dell'azienda “Un posto felice” spiega come non si possa non pensare anche alle persone che si trovano in condizione di bisogno e fragilità «Voglio restituire un pezzetto del buono che è capitato alla nostra azienda».

«La collaborazione con Doppio Malto è diventata nel tempo per noi strutturale e fondamentale per organizzare il servizio quotidiano di distribuzione in strada di pasti cucinati e completi alle persone senza dimora grazie alla Cucina Mobile», sottolinea Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca. «Oggi questa nuova iniziativa del Burger Sospeso è un ulteriore sostegno dedicato a coloro che incontriamo ogni sera nelle strade di Milano e delle altre città in cui siamo presenti». Nelle parole di Sinigallia anche il ringraziamento «a chi vorrà partecipare e, insieme a noi, aiutare chi è più fragile».
Nelle attività a sostegno delle persone fragili di Progetto Arca da quasi due anni (il primo food track a Milano è apparso nel novembre 2020) vi è il servizio pasti a Milano e in altre città italiane tramite una cucina mobile. Solo nel capoluogo lombaredo, Progetto Arca serve circa 150 pasti caldi ogni sera per 5 giorni alla settimana. Il servizio è attivo anche a Varese, Torino, Roma, Napoli e Bari, con delle “mense” che viaggiano su ruote per andare incontro ai bisogni, offrire il calore di un pasto e aprire alla possibilità di una relazione di ascolto e di fiducia.

In apertura foto di Valerio Muscella

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