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Le Acli a Leopoli per sostenere il popolo ucraino

Nella delegazione dell’associazione e di Ipsia - capeggiata dal presidente nazionale Emiliano Manfredonia - anche il direttore della Caritas Italia, don Marco Pagniello, e il vicepresidente della Cei, Mons. Giuseppe Baturi. Visitata la sede del Patronato Acli in Ucraina e il locale l’ospedale ostetrico-ginecologico. Donata una bandiera dell’Europa come segnale di sostegno all'ambizione di entrare nella Ue

di Redazione

Il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia con una delegazione dell’associazione e di Ipsia si è recato a Leopoli insieme al direttore della Caritas Italia, don Marco Pagniello, e al vicepresidente della Cei, S.E. Mons. Giuseppe Baturi. La missione aveva l’obiettivo di stabilire un contatto diretto con gli amministratori della Regione e con le strutture ospedaliere che necessitano di maggior aiuto e ottimizzare le attività di solidarietà che l’associazione, attraverso il nazionale, le sedi locali e tutto il sistema Acli, ha attivato per far fronte all’emergenza Ucraina.
La delegazione Acli è partita il 2 aprile da Roma con un pulmino per arrivare prima in Polonia e poi giungere in Ucraina, a Leopoli. Molto significativo è stato l’incontro con i rappresentanti istituzionali del luogo, il vicepresidente della Regione dell’Oblast, Color Iuri, e il direttore del Dipartimento della Cooperazione Internazionale, Roman Shepeyak, per capire quali sono i bisogni e le necessità della popolazione e del tessuto economico della Regione. Al termine dell’incontro – si legge in una nota dell’associazione – è stata donata una bandiera dell’Europa come segnale di sostegno per un’ambizione legittima che il popolo ucraino ha in questo momento ad entrare nell’Unione Europea.

Nel corso della giornata la delegazione ha visitato la sede del Patronato Acli in Ucraina, l’unico presente nel Paese, per esprimere la vicinanza di tutta l’associazione alle lavoratrici e ai lavoratori che anche in queste settimane continuano ad operare svolgendo un compito fondamentale per garantire diritti previdenziali ai tanti ucraini e alle tante ucraine che hanno lavorato in Italia. In rappresentanza del Patronato Acli dell’Ucraina era presente la responsabile, Iarina Khomtsi, e anche Cristina Kirova.

Una tappa importante è stata quella presso l’ospedale ostetrico-ginecologico di Leopoli dove si è svolto un incontro con la direttrice responsabile dell’Ospedale, Olena Koslova, durante il quale si sono definite alcune possibili modalità per un supporto di attrezzature e farmaci.

Un'altra tappa della delegazione delle Acli è stata la visita all’Arcivescovo di Leopoli, S.E. Mons Mieczysław Mokrzycki, a cui sono state assicurate le preghiere di tutta l’associazione affinché il processo di pace decolli e si ponga fine al conflitto.

In apertura immagine dal sito Acli.it

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