Welfare

3,1 morti sul lavoro al giorno (compresi ferie e festivi)

Il Presidente dell’Anmil Franco Bettoni, commentando i dati divulgando dall’Inail che parlano di una crescvita del 10% delle morti bianche nel 2018, ha sottolineato come stiamo assistendo ad uno « stillicidio quotidiano di morti e infortuni causati dal lavoro che prosegue senza soluzione di continuità creando sconcerto e dolore nelle famiglie, da nord a sud senza grandi differenze»

di Redazione

«Grazie alla rinnovata attenzione dei media, siamo tutti informati, in tempo reale, sullo stillicidio quotidiano di morti e infortuni causati dal lavoro», dichiara il presidente dell’Anmil Franco Bettoni, «stillicidio che prosegue senza soluzione di continuità creando sconcerto e dolore nelle famiglie, da nord a sud senza grandi differenze e, oggi, i dati divulgati dall’INAIL sulle denunce relative al primo trimestre del 2019, non fanno che confermare la gravità del fenomeno certificando impietosamente una preoccupante recrudescenza degli incidenti lavorativi con esiti spesso letali».

Già nel 2015, sul finire della lunga crisi economica, le morti sul lavoro avevano fatto registrare una crescita del 9,8%, proseguita poi nel 2017 (+1,1%), per culminare, infine, con un incremento di ben il 10,1% nel 2018, attestandosi su quota 1.133, vale a dire 3,1 decessi ogni giorno, compresi ferie e festivi.

Anche i recentissimi dati relativi al primo trimestre del 2019, forniti dall’Open Data INAIL, pur se ancora ufficiosi e provvisori, non sembrano destinati ad invertire questa drammatica tendenza.

E se il numero di morti registrati nei primi tre mesi di quest’anno si attesta esattamente sugli stessi alti livelli raggiunti nel 2018 (212 casi in entrambi i periodi), gli infortuni in generale segnano un significativo aumento dell’1,9% con circa 3.000 infortuni in più rispetto al 1° trimestre dell’anno precedente (da circa 154.800 a 157.700).

La crescita degli infortuni risulta peraltro generalizzata a tutti i livelli. Aumentano, infatti, sia gli infortuni in occasione di lavoro (+1,0%) che soprattutto quelli in itinere (+7,4%), sia quelli maschili (+1,6%) che quelli femminili (+5,5%) e, a livello settoriale, oltre all’Industria e Servizi (+0,1%) gli infortuni sul lavoro aumentano, e in misura molto consistente, anche in Agricoltura (+9,3%), un dato che sembra invertire una tendenza al ribasso ormai storica per questo settore.

A livello territoriale l’incremento infortunistico risulta diffuso in tutte le ripartizioni geografiche: Nord-Ovest +1,5%, Nord-Est +2,1%, Centro 2,8%, Sud +2,2% ed Isole +3,1%.

«Davanti a questi numeri, alla vigilia della Festa del 1° maggio – che per noi ha ben poco sapore di festa – a nome di tutte le centinaia di migliaia di vittime del lavoro del nostro paese, rivolgiamo un accorato appello al Capo dello Stato, affinché inviti i rappresentanti delle massime istituzioni in materia, presenti alla cerimonia in Quirinale, a condividere un impegno comune che veda ciascuno adoperarsi concretamente per un medesimo obiettivo: quello in cui la sicurezza sia per tutti un valore aggiunto ed un investimento, oltre che un dovere, nel rispetto della dignità dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro è un tema che non appartiene politicamente ad alcuno», continua Franco Bettoni, «perché, se così fosse, probabilmente avremmo interpretazioni della normativa al servizio degli interessi più disparati e non a difesa della salute dei lavoratori; dunque, serve un salto di qualità, un deciso cambio di rotta che renda concrete ed efficaci le pur numerose dichiarazioni di intenti che i numeri dimostrano rimanere astratte».

«Siamo pronti, ormai da mesi, a partecipare al tavolo istituzionale sulla sicurezza e, dal canto nostro, per la festa del Lavoro abbiamo voluto dare un nuovo contributo alla diffusione della cultura della prevenzione e al sostegno delle vittime del lavoro con il potenziamento di due servizi: il portale dell’Anmil oggi al suo 3° restyling per essere più facilmente consultabile e che intende diventare un punto di riferimento per chiunque voglia saperne di più sui nostri temi attraverso notizie, approfondimenti, condivisioni di iniziative, consulenza e supporto professionali mirati e il Numero Verde gratuito ( 800.180943 )», conclude il presidente.

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