Cultura

Un oratorio per Platì

La battaglia di una giovane ragazza, Anna Rita Leonardi, e un anziano prete di frontiera, Don Masino, contro malavita e disgregazione sociale. Così in Calabria provano a dare un oratorio e un sindaco al paese della 'ndrangheta

di Lorenzo Maria Alvaro

Nel cuore profondo della Calabria, alle pendici dell'Aspromonte, c'è Platì. Un piccolo paese divenuto celebre recentemente perché è l'unico in Italia in cui le lezioni per il sindaco vanno deserte. Non tanto perché gli abitanti non vadano a votare. Ma perché a mancare siano i candidati. Oggi il primo cittadino è il commissario prefettizio Luca Rotondi, appena riconfermato. Il motivo di questa anomalia? A governare a Platì è la 'ndrangheta, o almeno è questo il motivo che tutti indicano per la difficoltà di trovare qualcuno che abbia voglia di fare il sindaco. O la foto più famosa del paese, che ritrae un cartello stradale (poi rimosso) col nome della città crivellato dai colpi di un'arma da fuoco.

Questa era la situazione, almeno fino a ieri. Poi si è fatta avanti Anna Rita Leonardi. 29 anni, del Pd di Reggio Calabria. Si è intestardita a voler fare il sindaco al punto di prendere un treno per Salerno e farsi dire da Matteo Renzi: «Verrò a Platì per la tua candidatura». Potrà farlo solo se ci saranno elezioni straordinarie. Ma intanto si è già messa al lavoro è ha trovato un alleato. Si tratta di Don Masino, piemontese, a Platì dopo 43 anni in Africa, che le ha messo a disposizione la sala parrocchiale per gli incontri politici e elettorali e per chiunque ne voglia fare uso. Ma anche per lanciare un progetto parallelo. Una raccolta fondi.

Il sacerdote ha spiegato che sta chiedendo fondi per costruire un nuovo oratorio. «A Platì non c'è nulla – spiega la Leonardi – non c'è un cinema, un centro culturale, un qualunque tipo di spazio di aggregazione. C'è solo la minuscola sala parrocchiale». Così i ragazzi crescono per strada, la gente, oltre a qualche tavolino di un bar, non ha nessun punto d'incontro. A padre Masino servono circa 170, 180 mila euro per comprare e sistemare una struttura fatiscente che già esiste, metterla in sicurezza, ristrutturarla, e adattarla alle esigenze specifiche. «Le autorità religiose della Calabria hanno promesso 30 mila euro – spiega padre Masino – i missionari della Consolata ce ne prestano altri 30 mila, da restituire pian piano. Tra le donazioni di ieri dei membri del Pd e qualche telefonata ai miei parenti del nord abbiamo raccolto altri 5 o 6 mila euro».

Ma non bastano. Ne servono 130 mila per comprarlo, 40 o 50 mila per sistemarlo. «Avere le chiavi è importante – spiega il parroco – qui ci diamo una mano, con qualche volontario e il buon cuore della gente possiamo iniziare i lavori». A Platì ci sono 6 o 7 ragazzi inseriti in un programma di recupero per tossicodipendenti. «Hanno 20, massimo 22 anni. Mi dicono: Padre, non c'è lavoro, ho dovuto arrangiarmi ed è finita così». Anche loro daranno una mano, per un'opera che serve al paese, più che alla parrocchia. A Platì manca il lavoro, mancano le opportunità. Le aziende del paese si portano dietro una brutta fama, e non riescono a lavorare. La Leonardi sta interessando della questione il ministero della Giustizia, il parroco sta cercando di creare una rete a sostegno dei tanti ragazzi del posto.

Padre Masino è lì solo da settembre ma sta portando avanti una rivoluzione gentile. «Nelle mie prediche ho detto che è una vergogna che non abbiamo un sindaco da 7 anni. Ma non posso criminalizzare tutto il paese. La ndrangheta c'è, non possiamo chiudere gli occhi, ma c'è tanta, tantissima gente che ha voglia di cambiare le cose. Ieri, quando sono venuti quelli del Pd, qualcuno ha brontolato, ma sono arrivate tantissime persone, con un grande entusiasmo».

Per le elezioni, e dunque per un sindaco che possa travalicare la semplice ordinaria amministrazione in mano al commissario, serve un decreto straordinario del ministero dell'Interno. L'obiettivo è quello di non aspettare un anno, ma di celebrarle a novembre. Intanto è dall'oratorio che riparte la nascita di Platì. Mancano ancora 100 mila euro. Padre Masino ha escogitato un sistema incredibile. Una sorta di “obbligazioni” da 100 euro per ognuna delle 7/800 famiglie del paese. Da sottoscrivere, e pagare quando si può. «Per esempio le famiglie più povere possono mettere, non so, 7 o 8 euro al mese. Ognuno può dare quanto può nei tempi che può. Non sta aiutando la parrocchia, ma tutta la città».

Anche così potrebbe non bastare. Serve l'aiuto di tutti.

Per aiutare Don Masino:
Donazioni tramite CC Postale n° 27378967 oppure bonifico bancario con il seguente
IBAN: IT 10 R 07601 16300 000027378967
INTESTATO A: Parrocchia Maria SS del Loreto di Platì (Banco Posta – Poste Italiane)
Causale per il versamento: "Un oratorio per Platì"
Al fine di monitorare le adesioni vi preghiamo di inviare le ricevute dei versamenti alla seguente e-mail : parrocchiaplati@libero.it

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