Non profit
«Berlusconi qui farà un’esperienza seria»
Il 9 maggio l'ex premier trascorrerà le prime 4 ore alla Sacra Famiglia. Il responsabile del reparto in cui presterà servizio assicura: «Non ci sarà spazio per canzoni, comizi o barzellette»
“Berlusconi qui farà un'esperienza seria, vera, che potrà arricchirlo”. Il direttore della Fondazione Sacra Famiglia ha spiegato così questa mattina, in un'affollatissima conferenza stampa, quello che Silvio Berlusconi farà nella residenza per anziani di Cesano Boscone in seguito all' affidamento in prova ai servizi sociali. In particolare, ha detto Paolo Pigni, il reparto in cui presterà servizio è la residenza sanitario-assistenziale per anziani San Pietro, che ospita 60 persone in tre unità abitative, di cui una dedicata ai malati di Alzheimer. Proprio qui lavorerà Berlusconi, a contatto con anziani con un’età media di 85 anni.
“Questa è una cosa seria, non ci sarà spazio per cantare canzoni o raccontare barzellette”; ha sottolineato Pigni, che attende l'ex premier il 9 maggio alle 9.45 e poi anche il venerdì successivo, 16 maggio. “Inizialmente ci sarà un periodo di osservazione e di reciproca conoscenza tra Berlusconi, i degenti e il personale”, ha spiegato il direttore, “secondo la procedura che usiamo sempre con i nuovi volontari. Solo dopo questa fase, si stabiliranno con più chiarezza le attività che potrà svolgere”. Fin dal 9 maggio, comunque, Berlusconi sarà affiancato da una figura educativa e il suo percorso di ingresso nel nucleo sarà graduale.
La giornata tipo nel reparto inizia con le attività di stimolazione cognitiva, le passeggiate in giardino, i giochi e le attività relazionali. Poi c’è il pranzo, a cui partecipano anche i volontari aiutando gli anziani non autosufficienti.; alle 14, alcuni ospiti rientrano in camera per riposare, altri si fermano con i volontari. Ma Berlusconi può essere definito volontario? “Chi entra qui da volontario e non in affidamento ai servizi sociali ha un approccio diverso”, ha risposto Paolo Pigni. “Ma le attività da svolgere sono le stesse. Ed è soprattutto lo stesso l’impatto, la necessità di mettersi davvero in gioco incontrando una realtà come la nostra”.
Sempre secondo quanto emerso questa mattina, Silvio Berlusconi ha “pienamente condiviso” i dettagli del progetto delineato da Sacra Famiglia, Uepe e Caritas, “non farà attività divertente o rilassante e non andrà in ufficio”, ma anzi entrerà in contatto con “sofferenze e situazioni che potranno arricchirlo”. Niente barzellette, quindi, né attività non programmate e decise in anticipo, così come fuori discussione è qualsiasi attività di campagna elettorale da parte dell'ex premier: “Su questo saremo inflessibili”, ha precisato Pigni, “non sarà permessa alcuna attività di carattere politico e neppure dichiarazioni, comizi, banchetti o manifestazioni”.
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