Cultura

LIBRI. Annalena Tonelli, una vita fuori dagli schemi

La vita della missionaria assassinata nel 2003 in Somalia raccontata da Katiuscia Moltisanti

di Gabriella Meroni

La vita di Annalena Tonelli, singolare figura di missionaria fuori da ogni schema: ha «urlato» contro la violenza, ha scelto il silenzio per rimanere libera, ha mostrato al mondo che le religioni non sono terreno di scontro se a prevalere è l’amore. Il 5 ottobre 2003 a Borama, Annalena Tonelli, terminato il suo ultimo giro tra i malati del TB Center, viene uccisa per mano di ignoti con tre colpi di pistola alla testa. Negli oltre tre decenni di dedizione alla causa dei poveri, Annalena Tonelli si è prodigata per sfamare, istruire, guarire i suoi brandelli di umanità ferita e si è battuta affinché  omini e donne, afflitti nella loro dignità, maturassero nella consapevolezza dei loro diritti civili e morali.

Di lei, e della sua opera, si è saputo solo quando è stata assassinata. Una morte ridondante per una vita vissuta nel silenzio, lontana dai riflettori. Ora un libro, delle edizioni Messaggero Padova, ripercorre la vita di questa missionaria fuori dagli schemi. Dal suo primo impegno nel centro per emarginati di Forlì al desiderio di andare in India immediatamente dopo la laurea in giurisprudenza, all’Africa verso cui partì «decisa a gridare il Vangelo con la vita sulla scia di Charles de Foucauld che aveva infiammato la sua esistenza», all’amore e la cura dei tubercolotici di Wajir in una avventura umana e spirituale che la impegnerà per trentacinque anni della sua vita fino alla sua morte.

Annalena era una missionaria ritenuta scomoda, una donna che con forza aveva «urlato» contro la violenza. Aggredita e picchiata spesso, costretta a partire e a lasciare l’Africa, sfuggì a numerosi attentati. Voleva solo continuare ad amare, a servire il silenzio, a condividere tutto con la «sua» gente. Fino al 5 ottobre del 2003. L’autrice del libro, Katiuscia Moltisanti, è laureata in Lettere Moderne all’Università degli studi di Catania. Ha partecipato al Corso di Perfezionamento in Editoria e Letteratura per l’Infanzia all’Università degli studi di Padova. Ha collaborato, come volontaria alle attività di Amnesty International (gruppo Italia 072 – Catania). Attualmente vive e lavora a Padova.

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