Formazione
Istruzione: Italia ultima in Europa per numero laureati
Peggio dell'Italia hanno fatto soltanto la Spagna e il Portogallo, mentre in testa alla classifica c'è la Danimarca
L?Italia indossa la maglia nera per il numero di diplomati e di laureati rispetto all?Europa. Dalla ricerca dell’Ufficio statistico dell’Ue, basata sui dati più recenti disponibili relativi al 1999, emerge che ad aver portato a termine almeno le scuole superiori è il 45,4 per cento degli italiani tra i 25 e i 64 anni, contro una media europea del 61,4 per cento.
Peggio dell’Italia hanno fatto soltanto la Spagna (37,8 per cento) e il Portogallo (22,2 per cento), mentre in testa alla classifica c’è la Danimarca con l’81 per cento.
Uno dei dati più allarmanti per l’Italia è il ritardo che scontiamo nella fascia 25-29 anni: lì, soltanto il 60 per cento di loro è in possesso di un diploma superiore con una media Ue del 71 per cento (un risultato che pone l’Italia al terz’ultimo posto della speciale classifica europea). Se si esamina poi le tabelle con i riassunti regionali si notano subito significative differenze a seconda delle aree: la Sardegna è al primo posto per numero di abitanti con la licenza media (62 per cento) mentre il Lazio chiude con il 45 per cento. Gli italiani sono anche ai primi posti nella poco invidiabile classifica di coloro che abbandona gli studi: un giovane su 4 tra i 18 e i 24 anni. lascia la scuola dopo l’obbligo contro la media di uno su 10 registrata nei paesi scandinavi. Italiani in coda anche per quel che riguarda il settore universitario: soltanto il 10 per cento degli abitanti della penisola tra i 25 e i 64 anni è in possesso di una laurea.
Lo stesso dato rilevato a livello regionale vede tra i più istruiti il Lazio (12 per cento) e tra i meno la Basilicata con l’8 per cento. In generale è confermato un netto divario fra i paesi del nord e del sud Europa: “nella quasi totalità dei paesi del sud – si legge nello studio riferendosi a Spagna, Gracia, Portogallo e Italia – più della metà delle persone tra i 25 e i 59 anni ha lasciato la scuola alla fine delle superiori, mentre nella maggior parte dei paesi del nord il totale si riduce a meno di un terzo”.
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