Formazione

Istat: una famiglia su due vive con meno di 1900 euro/mese

Peggiorano le condizioni delle famiglie più numerosi (3 figli minori o più) e delle famiglie calabresi, campane e siciliane. Italia agli ultimi posti in Europa per livello di diseguaglianza

di Redazione

Il 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1.900 euro al mese: anzi e per l?esattezza 1.872 euro al mese, cioè 22.460 euro l’anno. Il 14,6% dichiara di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Il 28,4 per cento di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 600 euro. Non è positiva la situazione che l’Istat fotografa nella sua indagine sui redditi e sulle condizioni di vita in Italia (2005-2006). Una ricerca che segnala come la situazione sia da una parte stazionaria rispetto alla stessa indagine sui redditi realizzata l’anno precedente. Dall’altra, però, spiccano tre differenze: diminuiscono le famiglie che hanno avuto difficoltà a comprare il cibo necessario almeno una volta, per le spese mediche e per l’acquisto di abiti necessari. Risultano, invece, più numerose le famiglie con cinque o più componenti, a disagio perchè non riescono a pagare le bollette e sono più vulnerabili di fronte agli imprevisti. Ed è proprio per le famiglie numerose che le condizioni risultano peggiorate dal 2005 al 2006: in particolare per le famiglie con tre o più minori il 23,8% nel 2006, rispetto al 20,8% nel 2005, ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà a fine mese. Il 38% di questi nuclei non può affrontare spese inattese (contro il 31,6% nel 2005). “Si tratta di una distribuzione dei redditi fortemente asimmetrica” rileva l’Istat aggiungendo che c’è “un livello di diseguaglianza di entità non trascurabile”. In Europa l’Italia è tra le posizioni peggiori, esclusi i nuovi Stati membri, insieme a Grecia e Portogallo. La diseguaglianza tra i redditi delle famiglie aumenta proprio nelle aree del Paese dove si registra una minore disponibilità di reddito: al primo posto si trova la Calabria, seguita da Sicilia e Campania.


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