Economia
Istat: Uecoop, + 25%di occupati in imprese con stranieri
Il mondo delle cooperative si sta rilevando un formidabile motore di integrazione per migliaia di stranieri che in questi anni sono arrivati in Italia alla ricerca di un futuro con quasi 636mila persone che tra il 2013 e il 2017 hanno acquisito la cittadinanza all’interno di un percorso di integrazione fatto di doveri e diritti, relazioni sociali, studio ma soprattutto occupazione
di Redazione
Cresce il lavoro nelle imprese cooperative partecipate da stranieri con +25,9% addetti negli ultimi otto anni e il 2018 che registra oltre 45mila occupati. E’ quanto emerge da uno studio dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Camera di Commercio di Milano Lodi e Monza in relazione all’ultimo report Istat sulla situazione degli oltre 3,7 milioni di immigrati regolari extra Ue residenti in Italia.
Il mondo delle cooperative – sottolinea Uecoop – si sta rilevando un formidabile motore di integrazione per migliaia di stranieri che in questi anni sono arrivati in Italia alla ricerca di un futuro con quasi 636mila persone che tra il 2013 e il 2017 hanno acquisito la cittadinanza all’interno di un percorso di integrazione fatto di doveri e diritti, relazioni sociali, studio ma soprattutto occupazione.
Il lavoro – secondo l’indagine Uecoop/Ixè – viene percepito come una delle misure strategiche per l’inserimento dei migranti da oltre 6 italiani su 10 favorevoli a tirocini gratuiti nelle aziende a cui, secondo l’84 degli italiani, bisogna affiancare corsi obbligatori di lingua che è requisito fondamentale per capire e integrarsi nella comunità in cui si vive.
Un percorso – sottolinea Uecoop – che per i più piccoli parte dalla scuola con le primarie italiane dove 1 alunno su 10 è straniero per un totale di oltre 302mila ragazzi con una crescita del 38,8% in dieci anni, come emerge da un’analisi di Uecoop su dati Miur. La scuola, insieme al lavoro è una delle sfide principali per una reale integrazione degli immigrati in un percorso didattico e di sostegno che in Italia è supportato – conclude Uecoop – anche da 12mila cooperative sociali e di istruzione.
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