Formazione

Istat. Tutti i dati sugli stranieri residente in Italia

L'Ista pubblica il suo 14° censimento della popolazione. Interessanti i dati sulla popolazione straniera residente in Italia, di cui riportiamo ampi stralci

di Ettore Colombo

14° Censimento della popolazione
La popolazione straniera residente in Italia

L’Istat ha diffuso i dati definitivi del Censimento del 2001 sulla struttura demografica e familiare della popolazione straniera residente.

I dati preliminari resi noti nel 2002 sono quindi stati aggiornati. Vengono fornite informazioni sull’età e lo stato civile degli stranieri residenti in Italia, sia in famiglia sia in convivenza. Inoltre, si offre un panorama delle tipologie familiari analizzate per cittadinanza dei componenti: coppie miste, coppie straniere, nuclei monogenitore, persone straniere che vivono da sole ecc. L?analisi è svolta a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale e permette confronti fra strutture demografiche e familiari nelle diverse aree del territorio nazionale.
Le informazioni raccolte non fanno invece riferimento agli stranieri non residenti in Italia, né agli stranieri irregolarmente presenti in Italia, né agli stranieri occasionalmente presenti in Italia per turismo o per brevi periodi.

Il documento integrale, di cui si presenta qui una sintesi, offre un commento più approfondito dei diversi fenomeni riferiti ai cittadini stranieri residenti e ai cittadini che sono diventati italiani per acquisizione della cittadinanza.
I dati, fino al livello comunale, e il documento integrale, ricco di tabelle e grafici, sono consultabili via Internet sia dal sito dell?Istat (www.istat.it) sia da quello dedicato ai censimenti (www.censimenti.istat.it). Ogni utente potrà effettuare elaborazioni personalizzate e trasferirle direttamente sul proprio computer. È possibile inoltre consultare il glossario e visualizzare alcuni cartogrammi.

Principali risultati

I cittadini stranieri residenti in Italia al censimento del 2001 sono 1.334.889, quasi 1 milione di individui in più rispetto al censimento del 1991 (erano 356.159). Sono stati censiti 2,3 cittadini stranieri ogni 100 persone residenti (contro 0,6 del 1991).
I nati all?estero sono 1.175.829 (88,1%), mentre gli stranieri nati in Italia sono 159.060 (11,9%).

Il 35,1% degli stranieri risiede nel Nord-Ovest: in particolare nelle province di Milano, Torino e Brescia sono il 53,5% dell’ intera ripartizione. Nel Nord-Est risiede il 26,7% e le percentuali più elevate di stranieri residenti si osservano in Veneto e in Emilia Romagna (rispettivamente, il 42,9% e il 37,9% della ripartizione). Il 25,0% dei cittadini stranieri risiede nell?Italia Centrale. La quota di stranieri residenti nella provincia di Roma risulta rilevante, pari al 38,8% della ripartizione. Nelle regioni del Mezzogiorno, invece, la percentuale degli stranieri residenti è meno elevata delle altre ripartizioni (13,2%) e si rileva mediamente meno di uno straniero ogni 100 persone residenti. Nelle province di Napoli, Bari e Palermo si registrano presenze significative di stranieri residenti: nel complesso, il 27,4% della ripartizione.

Nel complesso si registra un sostanziale equilibrio tra maschi e femmine: circa 98 uomini ogni 100 donne, contro il rapporto di 112,3 uomini ogni 100 donne del censimento del 1991. Bisogna però considerare che questo rapporto tra maschi e femmine varia notevolmente a seconda delle aree di cittadinanza degli stranieri.La popolazione straniera è piuttosto giovane, con un?età media di poco superiore ai 30 anni (30,4 per gli uomini e 31,4 per le donne). Per la popolazione italiana si rileva, invece, un?età media più elevata, di poco inferiore ai 42 anni (40,1 anni per gli uomini e 43,1 per le donne).
Nel complesso, il 45,1% della popolazione straniera ha un?età compresa tra i 30 anni e i 49 anni, con una leggera prevalenza della componente maschile. Il 50,2% degli stranieri sono coniugati mentre il 44,9% è celibe o nubile.

Il continente maggiormente rappresentato è l?Europa con più di 586 mila persone residenti. L?area geografica numericamente più consistente è quella dell?Europa centro-orientale (più di 396 mila individui, pari al 29,7% del totale degli stranieri), con una forte prevalenza di albanesi (circa 173 mila persone) e di rumeni (poco meno di 75 mila). Tra i cittadini stranieri dei 25 paesi dell?Unione europea (circa 173 mila), sono numerosi i tedeschi e i francesi.
Sono più di 386 mila i cittadini provenienti dal continente africano (il 28,9% del totale). I marocchini sono la collettività più consistente (46,6%) e rappresentano il più numeroso gruppo etnico di immigrazione in Italia (più di 180 mila individui). Anche i tunisini e i senegalesi sono ben rappresentati, seguiti dai ghanesi.
Gli asiatici residenti sono quasi 215 mila. Cinesi e filippini, insieme, raggiungono quasi la metà degli stranieri asiatici residenti in Italia; seguono gli indiani, i cittadini dello Sri Lanka, i pakistani e i cittadini del Bangladesh.
Tra gli stranieri di cittadinanza americana (circa 143 mila), gli stranieri dell?America centro-meridionale (più di 122 mila) rappresentano la comunità più consistente, in gran parte composta da peruviani, brasiliani, dai cittadini dell?Ecuador e dai cittadini della Repubblica Dominicana. I cittadini statunitensi sono poco meno di 17 mila.
In cima alla graduatoria delle prime dieci comunità straniere più consistenti si trovano, nell?ordine, Marocco e Albania seguiti da Romania, Filippine, Jugoslavia, Tunisia, Cina, Germania, Senegal e Perù

Il 46,6% degli stranieri residenti nati all?estero sono in Italia per motivi di lavoro, il 36.5% per motivi familiari (36,5%), il 3,1% per motivi di studio. Gli ?altri motivi” (13,8%) sono da mettere in relazione alla religione, alle richieste di asilo politico, alle residenze elettive, ecc.

Sono 1.306.999 le persone residenti straniere che vivono in famiglia, il 97,9% del totale dei cittadini stranieri residenti in Italia. Tale percentuale è aumentata nel decennio intercensuario: nel 1991 risiedeva in famiglia il 95,6% degli stranieri.

Le famiglie con almeno una persona di cittadinanza non italiana sono 672 mila, pari al 3,1% del totale delle famiglie (nel 1991 erano circa 235 mila pari all?1,2% del totale delle famiglie).
Aumenta anche il numero di componenti stranieri per famiglia: se nel 1991 le famiglie con un solo componente straniero erano più dei tre quarti del totale, nel 2001 sono il 60,1%, mentre la quota di famiglie con sei o più componenti stranieri è pari al 2,7% (contro l?1,0% del 1991).
Un quarto delle famiglie (172.035) con almeno un componente straniero è costituito da famiglie unipersonali, prevalentemente non coabitanti.
161.482 famiglie sono costituite da due persone (nel 45,1% dei casi si tratta di famiglie con entrambi i componenti stranieri), mentre 139.036 famiglie sono formate da tre persone (nel 46,1% dei casi tutti e tre i membri della famiglia sono stranieri). Le famiglie numerose (con 6 o più componenti) sono il 4,1% circa del totale.
Le famiglie i cui componenti sono tutti stranieri sono 415.769. La regione con il più alto numero di famiglie interamente straniere è la Lombardia che ne ha poco meno di 104 mila.

I nuclei familiari con almeno un componente straniero sono 439.578 e sono costituiti prevalentemente da coppie miste nelle quali uno dei due partner è di cittadinanza italiana (45,1% del totale) e da coppie di cittadini stranieri della stessa nazionalità (il 42,8% circa). I monogenitori stranieri sono il 9,7% del totale e le coppie straniere a cittadinanza eterogenea il 2,4% del totale.
In più dei tre quarti dei casi le coppie miste italo/straniere sono costituite da uomini italiani e donne straniere.

La componente femminile ha assunto un?importanza crescente nell?ambito dei flussi migratori che interessano l?Italia. Le donne straniere sono 674.195. Costituiscono circa i due terzi dei cittadini peruviani (62,7%) e dei cittadini tedeschi (64,7%) residenti in Italia, il 61,1% dei residenti provenienti dalle Filippine, quasi la metà degli stranieri di origine cinese (48,5%), il 15,5% dei residenti di cittadinanza senegalese. In cima alla graduatoria delle prime dieci comunità straniere a maggiore presenza di donne troviamo, nell?ordine, Albania e Marocco con più di 70mila persone, seguiti da Romania, Filippine, Jugoslavia, Cina, Germania, Polonia, Francia e Perù.
L?età media delle donne straniere è di poco superiore ai 30 anni, un quinto è costituito da minorenni mentre il 78,0% è in età lavorativa (15-64 anni). Le donne in età riproduttiva (15-49 anni) sono il 69,3% del totale. La percentuale più alta di minorenni si rileva tra le donne africane (30,8%), la più bassa tra le donne americane (11,2%).
Le donne straniere sono nubili nel 51,7% e coniugate nel 40,6% dei casi.

Il testo del documento integrale, con un commento più approfondito, grafici e tabelle, è disponibile sul sito www.istat.it e su www.censimenti.istat.it

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