Cultura

ISSAN: Dotti, il Terzo settore ha bisogno leadership unitaria altrimenti…

Dotti: “Egoismi e personalismi rischiano di danneggiare l’intero settore e minano ogni ipotesi di sviluppo”

di Francesco Agresti

?Stiamo vivendo un sano periodo di crisi?, ha esordito così Johnny Dotti, presidente di Cgm, intervenendo alla seconda giornata del workshop ?L?impresa sociale, in pratica? organizzato da ISSAN, in corso a Garniga Terme, in provincia di Trento. ?Senza una leadership unitaria?, ha aggiunto Dotti,?non andiamo da nessuna parte?, ha detto rivolgendosi idealmente a tutto il Terzo settore. E giù con gli esempi in cui le decisioni su temi che riguardavano da vicino l?intero settore sono state decise senza alcuna possibilità di incidere o far sentire la propria voce. ?L?articolo 14 della Legge Biagi (norma che regola il collocamento obbligatorio, ndr), per esempio, è frutto dello scambio di due fax tra il presidente del consorzio Intesa e del sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, legati da profonda amicizia?. ?Sono trent?anni che i fondi comunitari e nazionali per la formazione servono solo a pagare i formatori. Le coop sociali di tipo A e le altre organizzazioni del Terzo settore che svolgono attività didattiche e formative dove sono? Hanno mai detto qualcosa a proposito??, si chiede Dotti che aggiunge: ?Guardate cosa è successo in molti ?tavoli? della legge 328: invece di andare con proposte unitarie spesso ognuno è si è presentato con l?intenzione di portare a casa la fetta più grande della torta.?Chi sono i dieci politici di riferimento su cui possiamo puntare, quelli da chiudere in una stanza e a cui sottoporre delle proposte unitarie? Finora dai politici siamo andati una alla volta o per prendere un assegno o per strappare un pezzo di decreto?. ?Il Terzo settore?, conclude Dotti, ?ha bisogno di un orientamento più deciso e di una leadership altrimenti non andiamo da nessuno parte?.


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