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Israele si ferma per ricordare

Ieri sera sono iniziate le cerimonie per il giorno del ricordo dell'Olocausto

di Redazione

Al suono delle sirene in tutto il paese gli israeliani hanno rispettato due minuti di silenzio in memoria degli ebrei uccisi dai nazisti durante l’Olocausto. Alle 10.00 (ora locale) il silenzio e’ sceso su Israele, mentre auto e pedoni si fermavano nelle strade e la gente chinava il capo in segno di raccoglimento. Le cerimonie per il giorno del ricordo dell’Olocausto sono iniziate al tramonto di ieri sera al memoriale Yad Vashem. Sei sopravvissuti hanno acceso altrettanti lumi in ricordo dei sei milioni di ebrei sterminati. Sia il presidente Shimon Peres che il primo ministro Benyamin Netanyahu hanno esortato la comunita’ internazionale a condannare il programma nucleare iraniano e a non ripetere “l’indifferenza” che porto’ all’Olocausto. “Mi rivolgo alle nazioni illuminate -ha detto Netanyahu- perche’ si ergano a condannare le intenzioni distruttive dell’Iran e agiscano con reale determinazione per fermare il suo arsenale nucleare”. “Armi di distruzione di massa nelle mani di persone capaci di distruzioni di massa, questa e’ la piu’ pericolosa combinazione contro la pace nel mondo”, gli ha fatto eco Peres. Le Nazioni Unite hanno fissato il 27 gennaio come giorno della memoria dell’Olocausto, ma Israele l’ha tradizionalmente celebrato sempre il 27esimo giorno del mese ebraico di Nisan, una settimana prima della festa dell’indipendenza, come simbolo della nascita della nazione dopo gli orrori della Shoah.

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