Mondo

Israele: rientrano 20 esiliati di Betlemme

Palestinesi esiliati ''senza sangue sulle mani'' , avevano partecipato all'assedio della Basilica della Natività nel 2002

di Sara De Carli

Potranno tornare a casa venti dei 39 palestinesi esiliati al termine dell’assedio della basilica della Natività a Betlemme. Non è chiaro però se fra questi venti vi saranno i 13 esiliati in Europa, tre dei quali sono in Italia, o parte dei 26 inviati a Gaza. A quanto scrive oggi il Jerusalem Post, il ministro israeliano della Difesa Shaul Mofaz ha affermato ieri sera che Israele permetterà a venti palestinesi esiliati ”senza sangue sulle mani” di ritornare a casa dopo aver trasferito all’Anp il controllo su Betlemme. Fonti a lui vicine non hanno voluto rivelare se si parla degli esiliati a Gaza o in Europa. L’annuncio è giunto dopo che Mofaz ha visto i rappresentanti dei comitati di sicurezza che hanno incontrato esponenti palestinesi. La settimana scorsa fonti palestinesi avevano affermato che vi era accordo sul rientro di tutti gli esiliati, ma la sicurezza israeliana aveva precisato che l’intesa non era ancora stata definita. L’assedio della basilica della Natività iniziò il due aprile 2002 dopo che circa 200 palestinesi, fra cui civili e miliziani armati, si rifugiarono nella chiesa mentre i soldati israeliani entravano in città. La situazione si sbloccò solo il 10 maggio con l’accordo sull’esilio dei militanti ricercati. Fra questi, 13 vennero ripartiti fra diversi paesi europei: tre in Italia, tre in Spagna, due in Grecia, due in Irlanda, uno in Belgio, uno in Portogallo e uno a Cipro.


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