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ISRAELE/PALESTINA. “Il 23 settembre incontro a tre con Obama”

Il presidente Usa vedrà Netanyahu e Abu Mazen all'assemblea dell'Onu a New York, secondo quanto anticipa anticipa un quotidiano arabo. Ma i palestinesi frenano: "Senza lo stop alle colonie israeliane, nessuna trattativa vera"

di Daniele Biella

Spiragli di dialogo in Medio Oriente. Secondo quanto riporta un quotidiano saudita, citando fonti diplomatiche occidentali, entro la fine del mese di settembre 2009 si terrà un vertice a tre tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il presidente dell’Anp, Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. In particolare, l’incontro potrebbe avere luogo a New York il 23 e il 24 settembre prossimi, in occasione dell’assemblea generale dell’Onu, in programma a New York in quei giorni.

Ma la strada per arrivare al presunto incontro è ancora tutta in salita, soprattutto per la questione spinosa del ‘congelamento’ della crescita delle colonie israeliane in territorio palestinese. Da Israele arriva infatti la notizia che Netanyahu, incalzato dal suo partito, il Likud, e dai rappresentanti dei coloni, avrebbe dato l’ok per un piano di costruzione di centinaia di nuovi appartamenti in alcuni insediamenti israeliani in Cisgiordania. Secca la risposta palestinese in merito: “se Israele non ferma gli insediamenti, ci saranno al massimo dei contatti e non delle trattative”. Sia il responsabile palestinese delle trattative Saeb Erekat che lo stesso Abu Mazen hanno preso una netta posizione alla notizia delle nuove autorizzazioni di Netanyahu.

“E’ un piano inaccettabile”, ha ribadito Abu Mazen a Parigi, al termine dell’incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, “chiediamo agli israeliani di porre fine agli insediamenti e di intraprendere negoziati seri”. Tra gli argomenti presi in esame nel colloquio con Sarkozy, Abu Mazen ha annoverato l’ultimo congresso di Fatah, il dialogo con Hamas del mese prossimo, il ruolo della Francia e dell’Ue nel processo di pace e il congresso dell’Unione per il Mediterraneo che Parigi e il Cairo vogliono convocare per discutere il processo di pace, anche in questo caso con la presenza degli Usa.


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