Mondo
Israele: due donne kamikaze rinunciano e si consegnano
Secondeo alcuni osservatori, il crescente numero di donne kamikaze dimostra la difficoltà dei gruppi terroristi a reclutare uomini
Due giovani donne palestinesi che avrebbero dovuto commettere un doppio attentato kamikaze a Tel Aviv oggi si sono consegnate questa mattina alla polizia israeliana a un posto di blocco in Cisgiordania: lo ha indicato il sito internet del quotidiano Haaretz, citando fonti della sicurezza israeliana. Le due palestinesi, studentesse di 20 e 21 anni dell’ universita’ Al Najah di Nablus, si sono consegnate al posto di blocco israeliano di Beit Iba, vicino alla citta’ cisgiordana. Stando alle fonti della sicurezza citate da Haaretz, il fatto che i gruppi armati palestinesi reclutino giovani donne per commettere attentati sarebbe la dimostrazione della loro crescente difficolta’ a trovare candidati kamikaze uomini. Le due giovani donne provenivano dal villaggio di Azira Shanakiya, vicino a Nablus. Secondo le fonti della sicurezza l’organizzatore del duplice attentato kamikaze che avrebbero dovuto commettere, Hani Aked, e’ stato ucciso ieri a Nablus da reparti speciali dell’esercito israeliano. In occasione del periodo festivo del capodanno ebraico, iniziato ieri, Israele ha decretato un grado di allerta massimo nel timore di attentati kamikaze. Tutti i valichi che danno accesso alla Cisgiordania e a Gaza sono stati chiusi. Stando ai servizi di intelligence israeliani 50 attentati sono in questo momento in preparazione da parte di gruppi armati palestinesi.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.