Cultura
Israele: accusata di non garantire il libero accesso ai Luoghi Santi
Il Custode dei Francescani di Terrasanta, p.Giovanni Battistelli, ha inviato una lettera al Primo Ministro Ariel Sharon. Ne dà notizia Fides, agenzia vaticana
di Redazione
Il Custode dei Francescani di Terrasanta, p.
Giovanni Battistelli, ha inviato una lettera al Primo Ministro Israeliano
Ariel Sharon. Nel messaggio si chiede senza “ulteriori ritardi” la
sospensione della costruzione della moschea a Nazareth, a due passi dalla
Basilica dell’Annunciazione. Fides ha ricevuto oggi copia della lettera,
che pubblichiamo integralmente. Nel messaggio il Custode fa notare che la
nuova moschea mette la basilica “in stadio di assedio” e che in questo
modo il governo israeliano diviene responsabile di non “garantire il libero
accesso ai Luoghi Santi”.
Il governo d’Israele è ritenuto responsabile della “disgraziata decisione
di piegarsi di fronte ad elementi estremisti”. Proprio ieri si è conclusa
la gara per la presentazione dei progetti per la costruzione della moschea.
Il governo adesso dovrà scegliere fra due piani architettonici e dare il
via ai lavori. Il Custode fa notare che lo spazio della futura moschea,
occupato illegalmente e poi offerto dal governo ad estremisti musulmani,
era stato all’origine pensato dalle autorità come piazza pubblica, per
consentire uno sfogo al defluire di migliaia di pellegrini in visita alla
basilica.
La lettera ricorda che appelli per bloccare la costruzione della moschea
non venuti dal mondo cristiano e musulmano e perfino dal presidente
americano George W. Bush, ma tutti sono rimasti inascoltati.
Dare ascolto a questi appelli, afferma p. Battistelli, è l’unico modo per
“prevenire seri pericoli alle relazioni fra Israele e il mondo cristiano” e
per “ricostruire fiducia dei cristiani verso [lo stato di] Israele stesso”.
Riportiamo di seguito il testo integrale del testo della lettera inviata
dalla Custodia a Fides. La traduzione dall’inglese è a cura della redazione
di Fides.
Custodia di Terra Santa
Gerusalemme
A Sua Ecc.za
Sig. Ariel Sharon
Primo Ministro
Del Governo d’Israele
Prot. 0113/01
29 Marzo 2001
Eccellenza,
preoccupati dalle voci insistenti secondo cui il progetto
per la costruzione di una moschea nello spazio di fronte alla basilica
della Chiesa dell’Annunciazione a Nazareth è in fase avanzata, le inviamo
questo urgente appello perché, senza ulteriori ritardi, rigetti la
sventurata decisione del Governo di chinarsi di fronte ad elementi
estremisti che fecero l’infelice richiesta. Ogni ulteriore ritardo nel
revocare la decisione del Governo rischia di esacerbare tensioni evitabili,
incrementando il danno già causato al tessuto delle nostre relazioni.
Sig. Primo Ministro, ci permettiamo di portare alla sua attenzione tutte le
passate comunicazioni indirizzate al Governo d’Israele su questa materia,
come anche la schiacciante opposizione a questo progetto da parte delle
Chiese Cristiane del mondo intero, da parte di responsabili ebraici, come
anche da parte di capi musulmani da Egitto, Giordania, Arabia Saudita e
altrove.
Vogliamo inoltre sottolineare che quel santuario dell’evento fondante la
religione cristiana è in pratica sotto assedio in termini di accesso. Per
dare un vero significato alla garanzia di libero accesso ai Luoghi Santi in
questo caso, lo spazio pubblico in questione, che è territorio di proprietà
dello stato, dovrebbe servire ai suoi scopi originali (come stabilito prima
della vergognosa capitolazione davanti a un gruppo di estremisti fuorilegge).
Come lei certo capirà, se – Dio non voglia – questa specifica moschea fosse
costruita, in modo inevitabile essa diverrebbe – come è già adesso – una
fonte perpetua di estrema tensione fra Cristiani e Musulmani e di continue
vessazioni per i frati francescani e per i pellegrini cristiani.
Sig. Primo Ministro, dalle comunicazioni dei media abbiamo appreso che
recentemente, su questo tema lei è stato avvicinato dal Presidente degli
Stati Uniti d’America. Dando ascolto al nostro appello lei eviterà un serio
pericolo alle relazioni fra Israele e il mondo cristiano, sosterrà la
giustizia, l’equità, la legge, ed aiuterà a ricostruire la fiducia dei
cristiani verso [lo stato di] Israele stesso.
Aspettando con ansietà l’azione del suo Governo, prendiamo l’occasione per
rinnovarle, egregio Primo Ministro, la certezza della nostra stima più alta
e rimango
Sinceramente suo
P. Giovanni Battistelli ofm
Custode della Terrasanta
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