Cultura

Ispra: meno auto ma non al Sud

I dati del VII Rapporto sulla Qualità dell'Ambiente Urbano. Si usano di più i mezzi pubblici a Roma e Milano

di Redazione

Migliora la circolazione dei veicoli nelle grandi città italiane del centro-Nord dove si registra un calo di automobili pur rimanendo in numero elevato. A Roma e Milano, inoltre, si registra il maggior numero di passeggeri sui mezzi pubblici. Diversa, invece la situazione al Sud che vede ancora crescere il parco auto nelle grandi città.
Lo rileva l’VII Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano dell’Ispra, presentato oggi a Roma nella sede dell’Istituto. Il Rapporto, che riunisce i principali indicatori ambientali riferiti a 48 tra i maggiori centri urbani italiani, sottolinea una sensibile diminuzione del numero dei veicoli, nel periodo 2005-2009, con un calo significativo in tutto il centro Nord. In particolare il calo fa registrare a Milano -2,9%, a Venezia -3,5%, fino a Roma, dove si arriva a un -5,2%.
Al sud invece si cresce un po’ ovunque, oscillando tra l’1,2% di Cagliari e il 5,9% di Catania, con l’eccezione di Salerno, Pescara e Sassari dove si rileva una diminuzione delle autovetture pari rispettivamente a 3,4%, 0,4% e 0,3%.

Aumentano le auto a gasolio e quelle ad alta cilindrata, ma anche quelle con minori emissioni. Tra il 2003 e il 2009 si è visto anche un notevole calo degli incidenti stradali in città, pari in media al 14,2%. Molto resta invece da fare, sottolinea l’Ispra, sulla mobilità sostenibile.
Pur registrando un generale miglioramento nel lungo periodo (2000-2009), è ancora presente una disomogeneità territoriale tra le città del nord e del sud Italia, evidente per esempio per la disponibilità di piste ciclabili o di aree pedonali. Il Rapporto segnala inoltre un incremento dell’utilizzo del trasporto pubblico esteso su buona parte delle città esaminate. Le città più popolose, Roma e Milano, sono quelle che al 2009 registrano il maggior numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici per abitante, con valori pari rispettivamente a circa 700 e 530. Continua tuttavia a essere considerevole il divario tra le città del nostro Paese e quelle del nord Europa nell’applicazione di misure volte a incentivare la mobilità sostenibile.

Auto ma non solo. Anche il turismo, sottolinea l’Ispra, è un fattore importante di pressione sull’ambiente, visto che nelle città censite il numero di esercizi ricettivi complessivi, tra il 2006 e il 2009, è aumentato del 40%, ma solo dell’8% a livello nazionale. I posti letto totali, nelle 48 aree urbane, sono cresciuti nello stesso periodo del 10% e solo del 2% nell’intero Paese e arrivi e presenze costituiscono, rispettivamente, il 75% e il 73% di quelli nazionali. In termini di infrastrutture, sarebbe preferibile una crescita più sostenuta dei posti letto piuttosto che di nuove strutture ricettive, che occupano più suolo e implicano maggiori spese “fisse” e consumi più alti.

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