Non profit

Ispi – “Africa: quale sviluppo possibile?”

Dal 19 febbraio; martedì e giovedì dalle 19.30 alle 21.00 Un quadro dello spazio geopolitico africano: il contesto, i tentativi di riforma, l'economia e la cooperazione nella regione.

di ISPI

Comprendere le difficoltà di sviluppo dei paesi sub-sahariani presuppone un inquadramento delle comuni problematiche politiche ed economiche che – pur nella varietà dei singoli percorsi nazionali – la gran parte dei paesi africani si trova ad affrontare.

Il corso è introdotto da una ricostruzione delle ragioni che hanno portato a parlare di ‘fallimento dello stato’ in Africa, con particolare attenzione alla profonda crisi politica, economica e fiscale maturata in molti stati africani tra l’epoca dell’indipendenza, nella prima metà degli anni ‘60, e la presa di coscienza, nel corso degli anni ‘80, della necessità di radicali riforme. I processi di rinnovamento macroeconomico stimolati dalle istituzioni finanziarie internazionali e i tentativi di democratizzazione della sfera politica intrapresi negli anni ‘90 vengono quindi discussi alla luce delle loro giustificazioni e delle loro controverse implicazioni.

Con la partecipazione di diplomatici, accademici ed esperti di settore, sono affrontate tematiche specifiche quali la cooperazione e gli aiuti internazionali, il ruolo delle istituzioni e dei diritti di proprietà nei processi di sviluppo, lo stato di salute delle popolazioni del continente, la posizione dei paesi africani nell’economia e nel commercio mondiali, e il problema del loro debito estero. A questi incontri vengono alternate lezioni che analizzano percorsi e situazioni particolari, inclusi quelli della Costa d’Avorio, della regione dei Grandi Laghi, e del Corno d’Africa.

Il corso è rivolto a studenti laureandi, neolaureati e a professionisti interessati, con l’intento di fornire una conoscenza ragionata sui problemi dello sviluppo dei paesi africani con riferimenti, approfondimenti, e informazioni specifiche su alcuni casi selezionati.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.