Sostenibilità
Isole di plastica nel mare: un nuovo “Stato”
Il progetto artistico al via alla Maison de l'Unesco a Parigi. Le isole di plastica saranno riconosciute come un nuovo stato federale: il "Garbage Patch State". Obiettivo far prendere coscienza dell'inquinamento da plastica
Una performance artistica, ma allo stesso tempo un mezzo per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente. È questo l’obiettivo di “The Garbage Patch State” l’installazione dell’artista Maria Cristina Finucci che sarà inaugurata giovedì 11 aprile alla Maison de l’Unesco a Parigi.
Il Gargage Patch è uno dei più gravi fenomeni di inquinamento creato dalla plastica dispersa in mare e che le correnti trascinano in un unico luogo. Un fenomeno che sta assumendo dimensioni enormi, come un vero e proprio continente in continua e spaventosa crescita.
Con l’installazione – performance di Maria Cristina Finucci sarà simbolicamente riconosciuta dalla comunità internazionale una nuova nazione che avrà in rete anche un suo portale www.garbagepatchstate.org.
L’evento parigino nella sede dell’Unesco è la prima tappa del progetto dell’artista italiana, realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il patrocinio del ministero dell’Ambiente, attraverso di esso l’arte, grazie alla sua forza comunicativa vuole sensibilizzare alla salvezza del pianeta. Il riconoscimento dello Stato del Garbage Patch, come se fosse un’entità concreta anche se fittizia vuol dare un corpo al problema che, pur diffuso a livello planetario, non è ancora tangibile per l’opinione pubblica,.
Dopo il riconoscimento da parte della comunità internazionale, il Garbage Patch State, come le altre nazioni, avrà un suo padiglione, all’interno del cortile dell’Università Ca’ Foscari, durante la Biennale di Venezia. A settembre, poi ci sarà un’installazione nella piazza del Museo Maxxi di Roma, promossa da Maxxi educational e dall’università La Sapienza. Ma non finisce qui: sarà anche organizzata una missione nel mezzo dell’Atlantico.
Il progetto di Maria Cristina Finucci, infatti, non si ferma alla realizzazione di una scultura o di un’installazione, ma prosegue in un percorso di relazioni e comportamenti che mirano a un coinvolgimento intellettuale ed emotivo, grazie a un’interazione tra società e cultura per rendere cosciente l'opinione pubblica del grave problema dell'inquinamento degli oceani dovuto al Garbage Patch
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