Welfare

Islam, in Francia quasi un concordato

Entro l'anno nascerà un Consiglio islamico nazionale che sarà l'interlocutore ufficiale dello Stato francese

di Giampaolo Cerri

Il mondo islamico francese avrà un proprio consiglio nazionale. La decisione è stata presea ieri in occasione della terza assemblea plenaria di consultazione dei musulmani di Francia. Distinto dalla federazione protestante o dal concistoro israelita, il futuro consiglio assumerà lo stato di associazione in base ad una legge del 1901 diventando così interlocutore ufficiale dei poteri pubblici, seguirà le trasmissioni delle tv dedicate ai cittadini islamici, l?organizzazione delle feste ufficiali, la formazione degli imam e soprattutto eleggerà un rappresentante per i rapporti con l?Eliseo. Il ministro degli Interni Daniel Vaillant, incaricato per gli affari di culto, spera che questo processo si realizzi entro l?anno. Non un concordato all’italiana, in quanto la Francia non riconosce alcuna religione, ma un accordo generale che regola la rappresentanza. Com?è noto in Italia invece, per quanto si stimi la presenza mussulmana intorno al milione di unità fra cittadini immigrati e italiani convertiti, non esiste un organismo che rappresenti ufficialmente il mondo islamico nei rapporti con lo Stato.


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