Cultura

Islam: caricature Maometto, assolto giornale danese

Nel settembre 2005, lo Jyllands-Posten pubblicava dodici caricature sul profeta musulmano. Un caso internazionale "chiuso" a un anno di distanza con un'assoluzione

di Joshua Massarenti

Come rapportarsi sul piano culturale ai valori dell’Islam? La polemica, esplosa a fine settembre in seguito alla decisione presa dalla direttrice dell’Opera di Berlino di cancellare l’opera di Mozart Idomenea perché suscettibile di offendere la sensibilità dei musulmani, non è certo destinata a spegnersi. Jyllands-Posten. Ricordate? Nel settembre 2005, questo giornale stampato in Danimarca aveva pubblicato dodici caricature di Maometto scatenando un’ondata di proteste senza precedenti sulla scenza internazionale. Campagne di boicottaggio contro prodotti danesi nei paesi musulmani, richieste di scuse ufficiali dal governo danese, attacchi a negozi e ambasciate del paese nordico in Giordania. Insomma un caso internazionale destinato a incrinare i rapporti già tesi tra Occidente e mondo musulmano. A un anno di distanza, il tribunale di Aarhus ha assolto i responsabili di Jyllands-Posten ritenendo che i disegni non erano offensivi e non avevano lo scopo di essere disapprovevoli nei confronti dei musulmani. “Anche se il testo che accompagna i disegni può essere interpretato come un appello alla derisione e al disprezzo, le caricature non hanno una natura offensiva”. Lo si legge nella sentenza di un processo intentato nel marzo scorso da sette associazioni musulmani attive in Danimarca contro Carsten Justen, caporedattore di Jyllands-Posten e Flemming Rose, responsabile delle pagine culturali del quotidiano danese. All’epoca, i responsabili di queste associazioni accusavano lo Jyllands-Posten di aver pubblicato testi “offensivi e ingiuriosi” contro il profeta Maometto. Kasem Said Ahmad, portavoce dei querelanti, ha ricordato che lo scopo del processo era “condannare il giornale per far trionfare la causa dei musulmani nella società” e far sì che in futuro “si tenesse conto dei nostri sentimenti e delle nostre icone religiose”. Molto deluso dal verdetto, Ahmad ha dichiarato che “il tribunale ha dato il via libera allo Jyllands-Posten di offendere i musulmani e di vincolarli al terrorismo”. L’appello è scontato, così come secondo lo stesso Ahmad è convinto che “questa assoluzione non farà altro che creare confusioni tra i musulmani della Danimarca e del mondo. Non tanto sotto forma di manifestazioni, ma confondendo lo spirito delle persone”.


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