Politica
Isee: il Senato approva le modifiche
Ieri il Governo aveva posto la fiducia su un unico maxiemendamento. Questa mattina il Senato ha votato: con 168 sì e 90 no è approvata la modifica all'Isee, insieme ai contributi per gli insegnanti di sostegno nelle scuole paritarie e al bonus 18enni esteso anche ai non italiani
Con 168 sì, 90 no e 1 astenuto, l'Aula del Senato ha approvato questa mattina l'emendamento 1.900, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, sull'approvazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nelle dichiarazioni di voto avevano negato la fiducia Gruppo dei Conservatori e Riformisti, la Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Forza Italia.
Il Senato ha quindi approvato i fondi alle scuole paritarie per gli insegnanti di sostegno, l'allargamento della carta di 500 euro per i diciottenni anche ai ragazzi con cittadinanza non italiana residenti in Italia e la modifica all'Isee.
Il tema Isee è stato sollevato dai senatori Alessia Petraglia (Misto-SI-SEL), Michela Montevecchi (M5S), Marco Marin (FI) e andrea Marcucci (PD). Petraglia ha sottolineato come sia «comparso uno strano articolo sull'ISEE dei nuclei familiari con componenti con disabilità; si tratta nei fatti del recepimento della sentenza del Consiglio di Stato intervenuta per sanare scelte sbagliate. Mi chiedo però come sia stato possibile trattare un argomento così importante senza coinvolgere le Commissioni referenti e senza una discussione completa che potesse sanare del tutto le questioni ancora aperte legate alla disabilità». Montevecchi ha parlato di «un atto di aggressione parlamentare», che «infila in questo decreto un emendamento che tocca una materia complessa e articolata, che non può esaurirsi in una modifica estranea a quella che era la materia del decreto», emendamento che «non solo peggiora le condizioni per i disabili, ma crea anche una discriminazione all'interno delle famiglie». Marin a proposito di ISEE dice che «volete che non si dica niente in quest'Aula? Sappiamo che cos'è, non è necessario aver amministrato nei Comuni. Si trattano i parlamentari come persone che siedono qua casualmente». Andrea Marcucci ha invece plaudito al lavoro della Commissione: «certamente il Governo ha chiesto la fiducia su questo provvedimento, ma bisogna riconoscere che ha presentato un maxiemendamento che è esattamente la risultante della dialettica parlamentare che si è svolta all'interno della Commissione, ed ha rispettato esattamente i voti che in Commissione sono avvenuti. […] Se era importante – secondo noi lo era – dare i fondi alle scuole paritarie indirizzati specificamente agli alunni con disabilità, abbiamo trovato i fondi e lo abbiamo fatto con determinazione e orgoglio. E ancora, se era opportuno – io ritengo che lo fosse – rispetto alla carta digitale di 500 euro per i diciottenni, allargare a tutti tale possibilità, inclusi gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, in Commissione l'abbiamo fatto; se era importante affrontare la questione dell'ISEE, urgente anche in seguito a recenti sentenze, l'abbiamo fatto con grande determinazione, con voglia di confronto, ma anche con la continua ricerca di risolvere questioni importanti nell'interesse del nostro Paese».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.