Cultura

Isae: nel 2005 la soglia di povertà soggettiva aumenta del 20%

Lo rileva uno studio dell’Istituto di ricerca

di Francesco Agresti

Nel 2005 la soglia media di povertà soggettiva, il limite al di sotto del quale secondo i cittadini non è possibile condurre una vita dignitosa, è aumentato del 20%. Il dato emerge da uno studio condotto dall?Isae. La soglia di poverta’ soggettiva, che risulta in costante crescita dal 2000, si assesta su un reddito di 1.250 euro al mese per una persona sola e di 2.600 euro per una famiglia. L’ammontare indicato dipende non solo dalle effettive necessita’, ma anche dai desideri, dalle abitudini di spesa, dal bisogno di uniformarsi allo standard e all’opinione corrente dell’ambiente sociale in cui si e’ inseriti. La percentuale di famiglie “soggettivamente povere” in Italia raggiungerebbe invece il 70%. L’aumento della poverta’ soggettiva riguarda in modo uniforme tutte le ripartizioni geografiche mentre, per quanto riguarda le caratteristiche familiari, si osserva una crescita piu’ marcata proprio per quei nuclei che mostravano in precedenza tassi di incidenza piu’ bassi, a testimonianza di una percezione del disagio sempre piu’ generalizzata, e non concentrata solo su alcune categorie. Tra le altre informazioni piu’ specifiche sulla percezione del disagio riportate in questa Nota, il dato piu’ rilevante e’ forse il forte aumento, negli ultimi due anni, di coloro che dichiarano di aver incontrato difficolta’ nell’acquistare generi alimentari.


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