Sostenibilità

Is Arenas, golf “condannato”

La Corte Europea sanziona l'Italia per il complesso turistico costruito in una zona protetta

di Redazione

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per non aver protetto in modo adeguato il sito di interesse comunitario di Is Arenas, nell’Oristanese, dove sono stati eseguiti i lavori per un complesso turistico, che comprende un campo da golf e strutture ricettive. Una vittoria per gli ambientalisti, che da anni si battono contro quello che giudicano uno sfregio per una zona delicatissima dal punto di vista ambientale.

Il sito sardo “Is Arenas”, che appartiene alla regione biogeografica mediterranea e che si estende per 1 283 ettari nella provincia di Oristano (comuni di Cuglieri, di Narbolia e di San Vero Milis nel Comune di Narbolia (Or)) è stato inserito nel 2006 nella lista dei Sic perché caratterizzato dalla presenza di vegetazioni dunali. Nonostante la proposta del suo inserimento nella lista dei Sic risalisse al 1995, il Comune di Narbolia nel 1999 ha autorizzato la costruzione del compelesso.

La Repubblica italiana – si legge nella sentenza, clicca qui per leggerla integralmente – e’ quindi venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva “habitat” non avendo adottato, prima del 19 luglio 2006, misure idonee a proteggere l’interesse ecologico del sito proposto e, dopo il 19 luglio 2006, misure appropriate al fine di evitare il degrado degli habitat naturali per i quali il sito e’ stato designato. Nel provvedimento si sottolinea come il sito di Is Arenas, che si estende per 1283 ettari nei comuni di Cuglieri, Narbolia e San Vero Milis, sia stato proposto come Sito di Importanza Comunitaria nel 1995 e iscritto con la decisione della Commissione 2006/613/CE nel relativo elenco. Nel 2000, dopo aver preso conoscenza del progetto per realizzare un complesso alberghiero e residenzia con campo da golf la Commissione ha segnalato all’Italia la violazione della direttiva “habitat”.

Sono state quindi sospese le procedure di autorizzazione e i lavori di realizzazione del progetto immobiliare, anche se la realizzazione del campo da golf, autorizzata nel 1999 dal Comune di Narbolia, era ormai terminata. Il Comune – si legge ancora nella sintesi della sentenza – ha peraltro in seguito autorizzato il progetto del complesso turistico, in seguito ad una valutazione delle incidenze. Nel 2004, ritenendo che la valutazione delle incidenze non fosse stata correttamente effettuata, la Commissione ha inviato una lettera di diffida complementare.

Nel 2007 e’ stata inviata una nuova diffida in quanto “i lavori continuavano sulla base del progetto originario in violazione della direttiva habitat”. Risulta – si legge ancora nel provvedimento – che i lavori hanno avuto inizio nel 2005 ed erano sempre in corso alla data dell’iscrizione del sito nell’elenco dei SIC.

Saranno abbattute le strutture ricettive? Per adesso la sentenza non ne fa cenno: «Alla giunta regionale ora il compito di far rispettare e applicare questa sentenza, facendo chiudere il campo da golf e spazzando via le villette realizzate», chiede invece Andrea Atzori, esponente oristanese degli ambientalisti e rappresentante italiano della Rete Anti-Golf.

«Ho subito 3 procedimenti penali, 2 cause civili tutte vinte con sentenza definitiva – dice Atzori – ho avuto danni materiali alla mia macchina e sono da tempo discriminato e senza lavoro a causa del mio impegno civile per la salvaguardia delle dune e della foresta di Is Arenas».

Un impegno che ha segnato «la mia vita» spiega l’esponente del Global Antigolf Movement, spingendolo nel 1998 a presentare una lettera al Parlamento Europeo, che ha dato il via alla procedura d’infrazione, poi alla denuncia prima da parte della Commissione Europea, fino alla condanna di oggi dello Stato Italiano da parte della Corte di Giustizia. «Questa è una sconfitta cocente e senza appello per la lobby Is Arenas – attacca Atzori – e chi ha realizzato quanto non avrebbe potuto, rimane solo una cosa da fare: andarsene. Quanto al governo Berlusconi – conclude – dal canto suo prenda atto della sentenza e ritiri il recente ddl del Ministro Brambilla che vorrebbe realizzare campi da golf nelle aree protette». (Clicca qui per saperne di più)


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