Formazione

Irlanda. Un voto decisivo per l’Europa

Per la seconda volta chiamata a dire sì o no all'allargamento della Ue, Dublino è l'unico Paese a non aver ratificato il Trattato di Nizza. Esito incerto.

di Redazione

Un voto decisivo per il futuro dell?Europa e per l?allargamento ad est dell?Unione. Per la seconda volta in due anni gli elettori irlandesi sono chiamati a votare sul Trattato di Nizza. Le urne si sono aperte questa mattina alle 9 e si chiuderanno alle 9 di questa sera (le 10 in Italia). Tre milioni di persone dovranno decidere se appoggiare la politica di apertura dell?Unione europa a dieci nuovi Paesi o bocciare l?iniziativa, come già avvenuto l?anno scorso. A metà giornata però il flusso alle urne era molto basso, tra il 10 e il 20% deglia venti diritto al voto. L’anno scorso votò in tutto il 34,7% della popolazione. Ma la consultazione ha un valore fondamentale: lo stesso presidente della Commissione europea Romano Prodi lo ha sottolineato: ?Una vittoria del no non sarebbe un problema, ma una tragedia?, ha detto. Già nel giugno del 2001, l?Irlanda aveva espresso il suo al Trattato di Nizza e in quell?occasione le istituzioni europee avevano riconosciuto la centralità di quel voto. L?Irlanda è infatti ancora l?unico Paese a non avere ratificato il trattato. Dopo la decisione della Commissione di far entrare altri dieci Paesi nell?Ue, il voto di oggi è ancora più decisivo. Incerto il risultato, che dipende molto anche dal numero delle astensioni. Secondo Michael Gallagher, docente di Scienze Politiche al Trinity College di Dublino, se saranno in molti a votare è più probabile che vinca il ?sì?. Da tenere sott?occhio il collegio di Dublino sud, dove lo scorso anno il sì vinse con il 51,9 per cento. ?Se questa volta a Dublino sud i favorevoli raggiungeranno almeno il 56,9 per cento, c?è una buona possibilità che vinceranno i sì?.


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