Cultura

Iraq: vescovo Pordenone risponde a Rumsfeld

Proprio in concomitanza dell'arrivo del segretario alla Difesa nella vicina base di Aviano, ricorda il «pericolo della ripresa terroristuca»

di Giampaolo Cerri

No alla guerra perche’ ”uccidera’ tanti innocenti, soprattutto tra i piu’ poveri e i piu’ deboli” e, come risultato, dara’ ”la ripresa del terrorismo”. A dirlo è il vescovo Ovidio Poletto,della diocesi di Concordia-Pordenone, parlando ai microfoni di Radio Spazio 103. A poche ore dall’arrivo alla base statunitense di Aviano del ministro della difesa americano Donald H. Rumsfeld, il prelalto ha ricordato che ”la guerra fa riposta tra gli arnesi del passato, come e’ toccato a tante altre esperienze umane, che nessuno pensa piu’ di riproporre”, afferma mons. Poletto. ”In questo momento – aggiunge – le nostre coscienze sono scosse dolorosamente da tanti interrogativi. Non si tratta di fare del pacifismo ad oltranza, anche se ci sono buone ragioni perche’ la guerra moderna per sua natura, e non solo per la malvagita’ degli uomini, e’ quanto di piu’ crudele, di piu’ disumano, di piu’ insensato ci sia”. Il vescovo di Pordenone invita a ”non dimenticare che ancora nel 1965, all’Onu, Paolo VI aveva lanciato il grido ”mai piu’ la guerra”; un grido ripetuto tante volte da Giovanni Paolo II”.


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