Cultura

Iraq: vescovo Milano, No alla guerra, dirlo con ogni mezzo

L'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, ha scritto un messaggio ai fedeli della diocesi per invitarli a seguire l'appello del Papa ad essere ''sentinelle di pace''

di Redazione

L’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, ha scritto un messaggio ai fedeli della diocesi per invitarli a seguire l’appello del Papa ad essere ”sentinelle di pace”. Nel messaggio, che sara’ letto domenica prossima in tutte le chiese durante la messa, il cardinale ha spiegato di fare tutto il possibile ”utilizzando ogni mezzo democratico” per condannare la guerra. L’arcivescovo ha indicato nel messaggio alcuni comportamenti concreti che i fedeli devono tenere in questa situazione di guerra. Premesso che e’ necessario farsi guidare dalla coscienza, Tettamanzi ha anche sottolineato la necessita’ di discernere ”ossia di riconoscer e giudicare nella verita’ i valori e le esigenze delle persone e dell’ordine sociale”. ”Esprimiamo dunque – ha detto – un si’ convinto alla pace e a tutto cio’ che e’ necessario perche’ si realizzi e, insieme, un no deciso a quanto la turba e la distrugge”. Quindi ha aggiunto alcuni consigli ”per non cadere in uno scorretto pacifismo”: educare la propria coscienza, conoscendo e approfondendo la dottrina sociale della Chiesa sulla pace e sulla guerra; evitare reazioni emotive e irrazionali; essere attenti e critici nei confronti delle possibili manipolazioni della verita’ da parte dei mass media. L’arcivescovo, che ha sottolineato la necessita’ di ”annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo della pace”, si e’ quindi chiesto: ”E se, nonostante tutto cio’, dovesse scoppiare la guerra? E se questa guerra venisse dichiarata e condotta a dispetto del diritto internazionale e di ogni principio morale?”. La risposta e’ stata: ”Anche in questa gravissima e inaccettabile situazione dovremmo continuare ad essere sentinelle della pace. Condannare questa guerra e chiedere che finisca, utilizzando anche ogni mezzo democratico per far sentire la nostra voce e incidere sull’opinione pubblica. Continuare a praticare il dialogo e il perdono, non perdere mai la fiducia nel Signore e convertire il nostro cuore e intercedere perche’ si converta il cuore di quanti non hanno fatto abbastanza per evitare la guerra e di quanti l’hanno caparbiamente voluta”.


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