Mondo
Iraq: Usa, in dossier omissioni su armi di distruzione
E' questa la prima valutazione sul dossier inviata dalla Cia alla Casa Bianca, secondo quanto rende noto il New York Times citando fonti dell'Amministrazione americana e diplomatici delle Nazioni Un
di Redazione
Nella Dichiarazione irachena sulle armi di sterminio vi sarebbero omissioni sugli agenti chimici e biologici. La sezione sui programmi nucleari viene inoltre giudicata incompleta. E’ questa la prima valutazione sul dossier inviata dalla Cia alla Casa Bianca, secondo quanto rende noto il New York Times citando fonti dell’Amministrazione americana e diplomatici delle Nazioni Unite. La risoluzione delle Nazioni Unite 1441 considera eventuali omissioni nel rapporto sulle armi di proibite, (nucleari, chimiche, biologiche, e missili con gittata superiore ai 150 chilometri) come ”violazioni sostanziali” del nuovo regime di verifiche, la parola chiave che potrebbe far scattare un intervento militare contro Baghdad. Le fonti hanno inoltre ribadito quanto gia’ fatto trapelare ieri dal Washington Post, il rapporto cioe’ contiene pochissimi elementi nuovi.
L’Iraq, per esempio, non ha specificato le ragioni dei suoi presunti tentativi di acquistare uranio e centrifughe a gas per l’arricchimento dell’uranio da alcuni paesi africani negli anni piu’ recenti. I servizi di intelligence britannici avrebbero invece raccolto le prove che Baghdad aveva cercato di acquistare ”quantita’ significative” di uranio in Africa. Le omissioni sulla destinazione finale di 550 ampolle con gas nervino e 150 testate con agenti biologici, armi registrate dagli ispettori negli anni novanta che l’Iraq sostiene di aver distrutto, vengono giudicate ”grandi abbastanza da consentire il passaggio di un carro armato”.
”E’ incredibile quanto poco di nuovo ci sia” -ha affermato un funzionario dell’Amministrazione americana. ”E quanto sia stato ridotto il tentativo di Baghdad per cercare di spiegare i ‘buchi’ di cui tutti eravamo a conoscenza al termine della missione Unscom (la prima missione di verifiche, conclusa nel 1998 con l’espulsione degli ispettori dall’Iraq, ndr)”. ”La nostra valutazione preliminare e’ che la maggior parte della Dichiarazione sembra essere materiale riciclato”. L’impressione viene condivisa all’Agenzia internazionale per l’energia atomica, i cui tecnici stanno esaminando ”riga dopo riga” le 2.081 pagine della sezione nucleare della Dichiarazione, proprio perche’ questa e’ davvero molto simile all’ultimo dossier sui programmi nucleari iracheni, consegnato da Baghdad nel 1998. ”Sostengono -spiega un diplomatico americano- di non aver alcuna nuova arma di sterminio”.
Russia e Stati Uniti hanno inoltre consegnato agli ispettori la lista delle sezioni del rapporto da cancellare, prima che questo venga distribuito agli altri dieci Paesi del Consiglio di sicurezza, quelli non permanenti. Il capo della missione Unmovic, Hans Blix, dovrebbe parlare al Consiglio di sicurezza entro breve, fornendo ai 15 Paesi una prima valutazione degli ispettori sulla Dichiarazione.
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