Mondo

Iraq: Usa impongono la legge marziale

Chi commette reati nelle zone "liberate" sara' giudicato in base al Codice militare americano di giustizia

di Paolo Manzo

Assieme ai soldati americani sono arrivati in Iraq avvocati ed esperti legali in uniforme pronti a stabilire la legge marziale nelle zone via via occupate. Lo scrive oggi il New York Times, spiegando tuttavia che gli esperti legali sperano che il sistema giudiziario locale rimanga in piedi dopo la caduta di Saddam.I militari americani impediranno omicidi, stupri, incendi, rivolte e scontri fra fazioni. ”Restaurare l’autorita’ civile e la pace e’ la nostra massima priorita”’, spiega il capitano Jim Wherry del Judge Advocate General Corp. Chi commette tali reati sara’ giudicato in base al Codice militare americano di giustizia, arrestato per essere giudicato dopo la guerra dalle autorita’ civili, oppure verra’ punito dagli americani d’accordo con le leggi irachene. L’intero codice giuridico iracheno e’ stato tradotto in inglese ed e’ a disposizione dell’esercito americano. Chi verra’ ritenuto una potenziale minaccia per le truppe, criminali comuni e persone che potrebbero fornire informazioni verranno arrestati dagli americani. ”Se cattureremo terroristi, li manderemo a Guantanamo”, ha detto Wherry riferendosi alla base americana a Cuba dove sono detenuti i presunti terroristi catturati in Afghanistan. Il lavoro per stabilire il confine fra le leggi americane ed irachene non e’ stato pero’ ancora completato. La polizia militare americana si aspetta intanto di poter collaborare con la polizia locale nell’immediato dopoguerra per il mantenimento dell’ordine. Gli americani si occuperanno di armi e terroristi, gli iracheni della piccola criminalita’.


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