Cultura

Iraq: Usa chiede all’Onu che fine ha fatto l’Oil for food

Il 21 novembre il programma Petrolio in cambio di cibo passa nelle mani degli Usa. Che chiedono notizie

di Carlotta Jesi

Gli Stati Uniti e le Nazioni Unite hanno un nuovo argomento su cui litigare per quanto riguarda la ricostruzione dell’Iraq: l’Oil for food.

Il programma Petrolio in cambio di cibo, lanciato nel 1991 dalle Nazioni Unite per evitare che il peso delle sanzioni sull’Iraq di Saddam Hussein ricadesse sui civili lasciandoli senza cibo e medicine, il 21 novembre passa nelle mani degli Stati Uniti. Che si lamentano di non aver alcun dato a disposizione sui fondi del programma e sul modo in cui vengono gestiti.

«Abbiamo chieso all’Onu quanto denaro è attualmente a disposizione del programma, ma ci ha risposto solamente che attualmente è suddiviso in 19 linee di finanziamento. Evidentemente le Nazioni Unite non hanno capito quanto è urgente ricevere dati precisi», hanno denunciato ieri gli Stati Uniti. Boicottaggio?

Benon Sevan, responsabile del programma Onu, ha risposto che, effettivamente, il 28 agosto ha ricevuto una dettagliata richiesta di informazioni dagli Stati Uniti. Ma anche che «Non è possibile fornire informazioni specifiche prima che la Coalition Provisional Authority pubblichi il budget per l’Iraq il 1 ottobre».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.