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Iraq: Ue, 156 milioni di euro in aiuti umanitari

È l'ammontare delle azioni di aiuto europee alla popolazione civile negli ultimi 10 anni. Lo ha rivelato oggi il commissario Poul Nielson. «La guerrà peggiorerebbe le condizioni dei più deboli»

di Giampaolo Cerri

Aiuti all’Iraq per 156 milioni di euro negli ultimi 10 anni. È l’ammontare di quanto l’Ue ha stanziato a favore dei civili del Paese di Saddam. Lo ha detto oggi il commissario europeo allo Sviluppo e alla Cooperazione, Poul Nielson, intervenendo oggi nell’aula dell’europarlamento. Una situazione umanitaria segnata “da venti anni di degrado, dovuti prima alla lunga guerra con l’Iran, poi alla guerra del Golfo e a dieci anni di embargo economico”, ha detto Nielson. La Commissione europea, attraverso la sua struttura per l’aiuto umanitario ‘ECHO’, e’ il donatore piu’ importante, al di fuori del programma Onu “petrolio in cambio di viveri”, in deroga all’embargo e finanziato con i proventi della vendita del greggio iracheno. A giugno dell’anno scorso ha approvato un piano globale di 13 milioni di euro a integrazione del programma ‘oil for food’, destinati in particolare al sistema sanitario e alla distribuzione dell’acqua; nel 2003 sono stati aggiunti altri 15 milioni di euro. Circa sette milioni di iracheni hanno potuto beneficiare dei programmi di assistenza europei. Ma, ha sottolineato Nielson, “un’eventuale azione militare peggiorerebbe ulteriormente le condizioni di vita soprattutto delle fasce piu’ deboli della popolazione” e provocherebbe un’ondata di profughi. La relazione del Commissari ribadisce nella sostanza le proccupazioni espresse anche dalle Nazioni Unite. Il Commissario europeo ha anche riferito che la Commissione e’ in contatto costante con i partner umanitari, OCHA, UNICEF, UNCHR, WHO e WFP e ha recentemente inviato due missioni di verifica nella regione


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