Mondo

Iraq: ucciso operatore Croce Rossa internazionale

Lo ha annunciato oggi il Cicr a Ginevra.

di Redazione

Un operatore del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e’ stato ucciso oggi a Hilla, a sud di Baghdad, da spari di origine sconosciuta, e un autista dell’organizzazione e’ rimasto ferito. Lo ha annunciato oggi il Cicr a Ginevra. Il collaboratore del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), è uno srilankese di 37 anni e padre di un bimbo di tre anni, e’ stato oggi ucciso nei pressi di Hilla, a sud di Baghdad, da spari di origine non ancora stabilita. L’autista iracheno che lo accompagnava e’ rimasto ferito, ha detto il Cicr a Ginevra. L’incidente si e’ verificato stamattina verso le ore 11.00 – ha riferito la portavoce del Cicr Antonella Notari – sulla strada che da Hilla conduce a Baghdad. I due erano a bordo di una vettura del Cicr chiaramente contrassegnata. L’autista ferito, Mazem Hamed Rashid, e’ stato trasportato all’ospedale di Hilla. ”Per ora il Cicr non conosce i responsabili dell’attacco. La polizia e le forze della coalizione sono state informate” dell’accaduto, precisa una nota. L’operatore srilankese, Nadisha Yasassri Ranmuthu, tecnico esperto in telecomunicazioni, e’ morto sul posto. L’uomo collaborava con il Cicr dal 1992 nello Sri Lanka. L’Iraq era la sua prima missione all’estero e stava recandosi a Baghdad per tornare in patria, ha precisato la Notari esprimendo la tristezza e lo sgomento di tutta l’organizzazione. Il Cicr, presente in Iraq dal 1980 ininterrottamente ed unica organizzazione umanitaria internazionale a non aver abbandonato il paese durante l’intervento anglo-americano, non intende interrompere la propria missione, ha aggiunto la portavoce. Tuttavia, l’organizzazione ”dovra’ valutare le conseguenze di questo attacco prima di pronunciarsi sul futuro delle sua attivita’ nel Paese. Il Cicr – 850 operatori in tutto l’Iraq – ha rivolto un appello a tutte le persone e gruppi in armi affinche’ garantiscano il libero passaggio ai veicoli umanitari e consentano al personale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa di compiere la propria missione.


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