Famiglia

Iraq. Sondaggio Dl-Ipsos: sì italiani a missioni di pace

Gli interpellati dal sondaggio della Margherita sono favorevoli a missioni militari all'estero, ma umanitarie

di Ettore Colombo

Si’ alle missioni militari all’estero purche’ si traducano in un impegno umanitario e non bellico o di polizia; si’ alla costituzione di un esercito europeo. Sono questi i risultati che emergono dal sondaggio curato dall’Ipsos per Dl e presentato stamane a palazzo San Macuto nel corso di un convegno organizzato dalla Margherita sui ‘soldati italiani nel mondo”. Il 68% degli italiani dichiara di identificarsi molto (38%) o abbastanza (30%) con i militari italiani che svolgono missioni in altri Paesi. In particolare, il 29% ricorda con favore la missione in Iraq -l’ultima in ordine di tempo- il 21% in Kosovo, il 15% in Bosnia, il 10% in Somalia, il 7% in Afghanistan. In generale, i nostri militari hanno avuto durante le missioni internazionali un ruolo umanitario per la maggioranza degli intervistati (55%), che al 67% indicano proprio questo impegno come principale per i nostri soldati, contro un 25% che privilegia l’aspetto della pubblica sicurezza e un 4% che vuole i militari impegnati anche in azioni di combattimento. Infine, due italiani su tre dicono si’ alla costituzione di una forza armata targata Ue. Per il 64% degli intervistati, infatti, contro un 35% di contrari e solo l’un per cento di ‘agnostici’, la creazione di un esercito europeo ”garantirebbe meglio la sicurezza e favorirebbe la pace internazionale”.

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