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Iraq: sì a ispezioni Onu, a patto che…

L'Iraq e' pronto ad accettare la ripresa delle ispezioni al suo arsenale da parte delle Nazioni Unite solo a precise condizioni.

di Redazione

L’Iraq e’ pronto ad accettare la ripresa delle ispezioni al suo arsenale da parte delle Nazioni Unite solo a precise condizioni. A renderlo noto e’ stato oggi il vicepresidente iracheno Taha Yassin Ramadan, in un’intervista al giornale saudita con sede a Londra ‘Ashara al-Awsat’. Baghdad, ha spiegato, “rifiuta il ritorno degli ispettori internazionali se non saranno individuati preventivamente i siti da controllare e non sara’ stabilito e rispettato un calendario preciso”. Ramadan, pero’, ha ribadito la posizione dell’Iraq sugli ispettori, ritenuti spie per conto degli Stati Uniti: il loro ritorno serve “ad aggiornare le informazioni sull’Iraq cosi’ che il prossimo attacco americano sia piu’ grave e doloroso dei precedenti”. Le ispezioni agli armamenti iracheni furono interrotte tre anni fa e sulla loro ripresa insistono gli Stati Uniti che accusano Baghdad di avere accumulato in questi anni armi di sterminio e che, dopo l’Afghanistan, potrebbero scegliere Saddam Hussein come prossimo bersaglio della guerra al terrorismo. Uno spiraglio di trattativa si e’ aperto, pero’, dopo i recenti contatti tra le autorita’ irachene e il segretario generale dell’Onu Kofi Annan.


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