Mondo

Iraq: rapita giornalista italiana

Si tratta di Giuliana Sgrena del Manifesto

di Paul Ricard

Giuliana Sgrena, del Manifesto, era diretta con il suo interprete nella moschea sunnita di al Kastl, nella zona dell’ universita’ di Baghdad quando, secondo quanto ha riferito ai giornalisti italiani lo stesso interprete, un gruppo di armati ha fermato l’ autovettura. Sotto la minaccia delle armi, Giuliana Sgrena e’ stata costretta a uscire dalla vettura e a seguire gli uomini armati. Nella moschea di al Kastl si trova un gruppo di esuli da Falluja che la giornalista italiana aveva deciso di incontrare. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di armati ha aperto il fuoco per bloccare l’ auto. Una volta fermata la vettura, Giuliana Sgrena e’ stata trascinata via. Il suo interprete, sempre secondo quanto si e’ appreso, sta riferendo l’ accaduto ad una pattuglia di soldati americani. Il rapimento e’ stato vissuto praticamente in diretta da un’ altra giornalista italiana, che ha ricevuto, mentre era in albergo, una telefonata muta. Dai rumori di sottofondo – spari e voci concitate – ha potuto ricostruire quanto stava accadendo e cosi’ a dare l’ allarme. Del rapimento di Giuliana Sgrena e’ stata subito informata l’ ambasciata italiana a Baghdad. Ad informare le autorita’ diplomatiche sono stati i giornalisti italiani non appena avuta notizia di quanto era accaduto. La giornalista che ha ricevuto la telefonata di Giuliana Sgrena mentre era in corso il rapimento e’ Barbara Schiavulli, a Baghdad per conto dell’ agenzia radiofonica Grt. ”Giuliana – ha detto Barbara Schiavulli – era la mia compagna di stanza. Mi ha chiamato un’ora fa mentre la stavano portando via. Ho sentito gli spari. Ho cominciato a gridare ‘Giuliana, Giuliana’, ma non mi ha risposto”. ”Stamattina – aggiunge la giornalista – dovevamo uscire insieme, ma all’ ultimo momento io ci ho ripensato. Dovevamo fare un servizio sui profughi di Falluja, in una moschea sunnita, quindi vicino all’universita’ di Baghdad. Ho sentito gli spari. Ho provato a richiamarla e ho parlato col suo traduttore. Mi ha detto che un commando ha sparato alla macchina li ha fatti scendere e ha preso in ostaggio la giornalista. Il suo traduttore e’ adesso in mano all’esercito americano, che lo sta interrogando”.


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