Mondo

Iraq: Prodi, l’Europa dice no alla scorciatoia bellica

L' Europa dice un no deciso ad ogni L' Europa dice un no deciso ad ogni ''scorciatoia bellica'', dice Romano Prodi a Firenze

di Redazione

L’ Europa dice un no deciso ad ogni ”scorciatoia bellica”; anzi, l’ allargamento dell’ Ue puo’ essere foriero di grandi risultati e puo’ contribuire a portare la pace nel mondo. In questo delicato frangente internazionale, l’ Ue ”dovrebbe” avere un ruolo e se l’ Europa ”avesse una volonta’ comune, in questi giorni potrebbe avere una grande influenza nella politica mondiale”. E invece ”ci ridono dietro”. E’ un Romano Prodi a tutto campo, quello che e’ intervenuto stamani a Firenze all’ inaugurazione dell’ anno accademico dell’ ateneo. In venti minuti, in un Salone dei Cinquecento gremito, il presidente della Commissione europea ha toccato le questioni piu’ spinose sul tappeto internazionale, in questo avvio del nuovo anno. ”Noi europei – ha detto – abbiamo gia’ sperimentato sulla nostra pelle la follia della guerra, del razzismo, del rifiuto dell’ altro: dunque diffidiamo profondamente, nel profondo del nostro animo, di ogni scorciatoia bellica, dei tentativi di mettere in crisi le pur esili strutture e gli strumenti giuridici di organizzazione del nuovo mondo. Per questo l’ Europa, proprio negli ultimi due anni, ha spinto in alcune direzioni che sono anche nuove e che dovremo perfezionare, ma che denotano un punto di struttura del mondo che e’ diversa da quella che abbiamo ereditato”. ”La Carta penale internazionale – ha proseguito Prodi – e’ uno degli strumenti per poter risolvere i conflitti e le tragedie in un mondo diverso dal passato. Lo abbiamo fatto scegliendo la via del multilateralismo e della cooperazione internazionale e non la via dell’ unilateralismo, cioe’ ciascun Stato per se stesso. Credo che solo l’ approccio multilaterale e della cooperazione siano gli strumenti fondamentali per vincere il terrorismo che e’ il nuovo pericolo dell’ umanita”’. Dunque, osserva Prodi ”l’ Europa dovrebbe avere un ruolo e se l’ Europa avesse una volonta’ comune, in questi giorni credo potrebbe avere una grande influenza nella politica mondiale. E invece ci ridono dietro”. Il presidente esplicita, con un esempio concreto sulla capacita’ comunitaria di ottenere risultati: ”La parte piu’ difficile, ma anche piu’ interessante del nostro lavoro e’ conservare la pace e l’ allargamento e’ stato lo strumento per questa pace. L’ abbiamo esteso ai paesi del Mediterraneo e credo che sara’ lo strumento per portare la pace e l’ unita’ a Cipro; perche’ dove arriva l’ Europa arriva la pace”. ”Il tentativo di costruire l’ Europa – ha spiegato ancora il commissario – e’ l’ unica novita’ istituzionale che sta accadendo in questo mondo e rappresenta, anche se fragile, un modello di riferimento mondiale”. Certo, ammette Prodi, e’ una sfida con tutti i limiti, tutte le lentezze e anche le derisioni come quella fata ieri da Sharon”; ma e’ una delle regole del gioco, un ulteriore tassello per la crescita di un orizzonte storico”.


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