Famiglia

Iraq, presto in vigore “sanzioni intelligenti”

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha decretato la fine del programma "Petrolio contro cibo": il 1° giugno 2002

di Gabriella Meroni

Via libera del Consiglio di sicurezza dell’Onu alle ”sanzioni intelligenti” contro l’Iraq. I 15 membri del consiglio hanno rinnovato per l’ultima volta il programma “petrolio contro cibo”, alla scadenza del quale, il primo giugno 2002, partira’ il nuovo regime voluto dagli Stati Uniti. Attualmente, il ricavato del petrolio venduto dall’Iraq finisce in un fondo controllato dall’Onu. Baghdad puo’ servirsene per acquistare beni, che devono pero’ essere approvati da una specifica commissione. Con il nuovo regime, la procedura di autorizzazione degli acquisti da parte della commissione sara’ molto piu’ rapida. Nei prossimi sei mesi i membri del Consiglio dovranno stilare infatti una lista di prodotti proibiti, che non potranno essere assolutamente venduti all’Iraq per il loro potenziale uso militare. Un compito che non sara’ facile. Gli altri beni avranno via libera. L’idea di fondo delle ”smart sanctions”, volute dal segretario di Stato americano Colin Powell, e’ di mantenere la pressione sull’Iraq, bloccando l’acquisto di beni sensibili, riducendo l’impatto sulla popolazione civile. Finora la Russia si era decisamente opposta al cambiamento di regime delle sanzioni, puntando invece a definire modi e tempi del loro sollevamento. Ma dopo l’11 settembre tutto e’ cambiato. E alla fine si e’ giunti ad un compromesso: Mosca ha accettato la nuova procedura, ma ha strappato un rinvio di sei mesi. E un paragrafo della risoluzione votata ieri sera, prevede la chiarificazione delle condizioni imposte nel dicembre 1999 per il futuro sollevamento dell’embargo. Resta inteso che perche’ cio’ avvenga, gli ispettori Onu devono poter tornare a Baghdad e certificare che l’Iraq non produce, ne’ possiede, armi di distruzione di massa.


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