Mondo
Iraq. Portaerei Usa nel Golfo a dicembre
Indiscrezioni della notte dell'agenzia Reuters danno per certa la partenza di due portaerei per il Golfo Persico: al potenza di fuoco Usa a dicembre sarebbe impressionante e l'attacco imminente
Quattro portaerei della Marina americana da dicembre incroceranno a distanza di tiro dall’Iraq pronte a raggiungere con missili e aerei il territorio di Baghdad. E’ la notizia che ha chiuso la convulsa giornata della diplomazia negli Usa (ormai piena notte in Italia) quando le polemiche sulla nuova risoluzione dell’Onu hanno finito per spaccare il Consiglio di sicurezza, fermando gli ispettori che, dopo gli accordi di Vienna, erano già pronti a partire per l’Iraq.
L’ipotesi militare insomma, è l’unica che si rafforza. A riferire delle navi in viaggio è l’agenzia Reuters, che sostiene di averlo appreso da fonti dirette della Marina statunitense. L’indicazione, peraltro, è in linea con le notizie filtrate finora che descrivono l’inverno come il momento migliore per l’attacco a Baghdad. E già la prima guerra del Golfo scoppiò proprio in gennaio, quando i primi raid americani bombardarono le difese antiaeree dll’esercito di Saddam.
Due portaerei, con rispettivi equipaggi al completo, sarebbero già nella Regione: la George Washington, di stanza a Norfolk, in Virginia, e la Lincoln, di base a Everett, nello stato della Capitale, mobilitate fin da luglio.
Nel Golfo però, stanno per dirigersi anche la Constellation, in partenza ai primi di novembre, e la Harry S. Truman, che dovrebbe lasciare gli ormeggi, dalla costa orientale degli Stati Uniti, a dicembre. Se le prime due navi non lasceranno la zone di operazioni, gli Usa si troveranno ad avere, alla fine dell’anno, quattro portaerei nel golfo. Una potenza di fuoco impressionante: le navi infatti, portano con loro ben 250 aerei in totale, insieme ad almeno 2 mila missili da crociera Tomahawk.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.