Mondo

Iraq: più morti tra militari alleati nel dopo guerra che in guerra

139 vittime contro 138, il triste sorpasso è avvenuto oggi

di Gabriella Meroni

Continua lo stillicidio di vittime tra le file delle forze statunitensi in Iraq. Questa mattina un altro soldato e’ morto e altri due sono rimasti feriti nei pressi della cittadina di Hamariyah, da un ordigno esploso al passaggio di un convoglio militare. Due fonti diverse avevano riferito la notizia e questo in un primo momento aveva fatto pensare che si trattasse di episodi distinti. Il dato relativo alle perdite complessive e quello sull’attivita’ terroristica -come il devastante attentato della settimana scorsa contro la sede dell’Onu a Baghdad- confermano l’estrema instabilita’ della situazione su gran parte del territorio iracheno. Con la vittima di questa mattina, il numero dei morti tra i soldati alleati dalla fine del grosso dell’offensiva -dichiarata il primo maggio dal presidente Bush- ha superato quello delle vittime in piena guerra: 139 contro 138. Queste cifre includono i 97 militari morti in circostanze diverse, come incidenti, fuoco amico o per suicidio. Delle 18 vittime in combattimento del contingente britannico, 10 si riferiscono al periodo successivo il primo maggio; 30 sono state per circostanze diverse, di cui 5 dopo la data indicata. Tra le file dei militari iracheni esiste una stima del Pentagono che parla di 2.320 morti soltanto in combattimenti a Baghdad o nelle zone circostanti. Secondo un conteggio tenuto da un’organizzazione gestita da accademici e pacifisti e che si basa sul riscontro di almeno due fonti, le vittime civili irachene sono stimate tra 6.113 e 7.830.


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