Cultura
Iraq: per Vaticano guerra preventiva è d’aggressione
La guerra preventiva e' una "guerra di aggressione". Lo ha detto monsignor Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace
di Paul Ricard
La guerra preventiva e’ una “guerra di aggressione”. Lo ha detto monsignor Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace e sino a un mese fa Osservatore permanente della Santa sede presso l’Onu, incarico questo ricoperto per sedici anni. Monsignor Martino lo ha detto nel corso della conferenza stampa tenuta per la presentazione del Messaggio del Papa in occasione della Giornata mondiale per la pace, che si celebrera’ il prossimo primo gennaio. La guerra preventiva – ha aggiunto – non c’e’ dubbio che sia in realta’ aggressiva, non fa parte della definizione di “guerra giusta”, quella dove prima c’e’ l’offesa e quindi, in base a questa, la difesa. Monsignor Martino ha anche detto che le rappresaglie “non fanno parte della morale” e l’ipotesi di un possibile ricorso all’atomica in Irak ma anche altrove “non e’ certo uno strumento di giustizia”. Anzi, “la deterrenza e le armi atomiche non sono quelle che dobbiamo ricordare come cose del XXI secolo”. La pace – ha detto ancora – non si costruisce sulle guerre ma sui rapporti tra gli esseri umani.
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