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Iraq: Per la Svezia, le scuse non sono sufficienti

Per la Svezia, la reazione USA alle rivelazioni sulle torture perpetrate in Iraq non è stata abbastanza forte

di Redazione

Lo scandalo dei maltrattamenti subiti da prigionieri iracheni da parte di militari americani ”danneggia profondamente” la credibilita’ degli Stati Uniti, secondo il ministro degli Esteri svedese Laila Freivalds, che si e’ espressa in maniera molto critica sulla vicenda. In una dichiarazione all’agenzia svedese TT, il ministro rileva che le rivelazioni di questi giorni renderanno piu’ difficile il passaggio delle consegne a un governo iracheno, previsto per il 30 giugno prossimo. Dopo aver definito ”totalmente inaccettabili” i maltrattamenti, Freivalds esprime preoccupazione per le affermazioni secondo cui le notizie sugli abusi in corso non avrebbero raggiunto le gerarchie militari e politiche, e definisce ancora piu’ ”inquietante” l’ipotesi che, giunte a destinazione, queste notizie non abbiano suscitato reazioni ”sufficientemente forti”. In quanto alle fotografie pubblicate, Freivalds ha definito ”incredibilmente serie le implicazioni di queste immagini”. Si tratta – ha detto – ”di abusi gravi sui prigionieri, che sono del tutto inaccettabili”.


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