Mondo
Iraq: per gli italiani 4 mesi in prima linea
Lo afferma a 'La Repubblica' il nuovo capo di Stato maggiore dell'Esercito, il generale Giulio Fraticelli
di Paolo Manzo
”E’ previsto che i soldati italiani stiano sul teatro delle operazioni per quattro mesi, prima di essere avvicendati. Il che significa che servono molti uomini: per uno sul campo vanno calcolati tre in patria che si preparano a dare il cambio. E gia’ adesso, con 8.500 militari impegnati in missioni internazionali, siamo praticamente al limite delle nostre capacita”’. Lo afferma a ‘La Repubblica’ il nuovo capo di Stato maggiore dell’Esercito, il generale Giulio Fraticelli, rivelando le turnazioni delle truppe italiane a Nassirya. ”Quando si arriva a usare la forza il rischio c’e’ sempre -sottolinea il generale-. Quello cui si deve puntare e’ di ridurlo il piu’ possibile e cio’ si ottiene motivando e addestrando i nostri soldati”.
Alla domanda se creda che l’Onu possa essere il ‘poliziotto del mondo’, il generale Fraticelli risponde: ”E’ un ruolo che ha creato di svolgere, soprattutto dopo la caduta del Muro, ma non e’ sempre riuscito a farlo. Piu’ efficacia passa anche da piu’ rappresentativita’e i paesi che vi contribuiscono molto, anche finanziariamente hanno diritto a essere rappresentati a prescindere dal fatto che appartengono al Consiglio”. ”Una strada possibile -spiega il capo di Stato maggiore- e’ quella d’inserire al suo interno almeno un seggio collettivo per l’Unione Europea”.
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