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Iraq: per 51% americani guerra è stato un errore

Due anni dopo la guerra lanciata delpresidente George W. Bush in Iraq, la maggioranza degli americani ritiene che non sia valsa la pena optare per il conflitto armato, ed è la prima volta

di Paul Ricard

Due anni dopo la guerra lanciata delpresidente George W. Bush in Iraq, la maggioranza degli americani crede che gli iracheni stiano meglio oggi rispetto al passato, ma ritiene che non sia valsa la pena optare per il conflitto armato. E per la prima volta la maggioranza degli americani ha definito la guerra in Iraq un errore Secondo un sondaggio realizzato da Washington Post e Abc News, il 56 per cento degli statunitesi crede che oggi i leader iracheni siano in grado di dare vita a un governo stabile, tuttavia il 53 per cento ritiene che non sia valsa la pena lanciare la guerra in Iraq. Il 57 per cento disapprova la gestione del conflitto da parte dell’amministrazione Usa, mentre il 70 per cento ha definito un “prezzo inaccettabile” il numero delle vittime Usa registrate finora nel Paese, oltre 1.500. Per la prima volta, inoltre, il 51 per cento degli americani ha definito la guerra in Iraq un errore. All’indomani della caduta di Baghdad, il 9 aprile 2003, soltanto il 16 per cento degli statunitensi era di tale avviso, contro l’81 per cento che credeva che la guerra fosse la cosa giusta da fare. Uguale capovolgimento di posizione è stato registrato riguardo al ruolo degli Usa nel mondo: due anni fa, il 52 per cento affermava che il conflitto aveva rafforzato la posizione degli Usa, contro il 12 per cento che riteneva invece che l’avesse indebolita. Oggi, il 41 per cento dgeli americani ritiene il proprio Paese più debole sulla scena internazionale, contro il 28 per cento che crede ancora nella sua forza.

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