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Iraq: parte l’Iraqgate al Senato Usa

Lo scandalo delle torture sui prigionieri iracheni arriva al Senato Usa, che ha deciso che si terranno una serie di audizioni pubbliche sulla vicenda. L'inizio della fine per Bush?

di Paolo Manzo

Lo scandalo delle torture sui prigionieri iracheni arriva al Senato degli Stati Uniti, che ha deciso che si terranno una serie di audizioni pubbliche sulla vicenda. Lo ha annunciato il presidente della commissione Difesa, il repubblicano John Warner, che ha detto che chiedera’ al capo del Pentagono Donald Rumsfeld di testimoniare. Ma sono state le parole di un altro membro della commissione, il democratico Ted Kennedy, a dare la misura di quanto le accuse di abusi commessi dai militari statunitensi siano potenzialmente esplosive per l’amministrazione Bush. ”Questi non sembrano essere episodi isolati – ha detto il senatore del Massachussets e grande sponsor del candidato democratico alla Casa Bianca, John Kerry – siamo all’inizio piuttosto che alla fine delle accuse”. Dichiarazioni che contrastano la linea di difesa finora seguita da tutti gli esponenti dell’amministrazione, cioe’ che questi casi di violenze saranno perseguiti con il massimo rigore ma costituiscono solo dei casi isolati. Critico anche il repubblicano John McCain, l’ex avversario di Bush nelle primarie del 2000 noto per le sue posizioni indipendenti rispetto alla disciplina di partito, che ha sottolineato come questi abusi danneggiano ”in modo enorme” l’immagine degli Stati Uniti. Ed il senatore – tornato pluridecorato dal Vietnam dopo aver subito ogni tipo di torture durante i sei anni in cui e’ stato prigioniero dei vietcong – ha chiesto al Pentagono che adotti una strategia piu’ trasparente nella gestione dell’inchiesta. ”Non passa ora che non venga fuori una nuova accusa” ha detto ancora, pur esprimendo la speranza che ”non si tratti di abusi sistematici e che il comportamento della stragrande maggioranza degli americani sia onorevole”. Dai democratici e’ stato chiesto che l’amministrazione venga al Congresso per spiegare perche’ il presidente non e’ stato informato tempestivamente dell’avvio delle inchieste per gli abusi e gli atti di sadismo nelle prigione di Abu Ghraib. E perche’ Rumsfeld ed il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Richard Meyers, non hanno letto – sempre come e’ stato dichiarato – il rapporto interno dell’Esercito che denunciava abusi tra l’ottobre ed il dicembre 2003. Un portavoce della Casa Bianca ieri ha dichiarato che Bush era stato informato ad un certo punto dell’avvio dell’inchiesta da parte del Pentagono, ma non avrebbe mai visto le foto prima della loro pubblicazione da parte dei media americani. Bush si e’ detto ”disgustato” da queste immagini ed ha promesso che i colpevoli di questi ”atti vergognosi e sconvolgenti” verranno puniti.


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