Volontariato

Iraq: oggi il voto decisivo sulla Costituzione

Nella notte scontri tra milizie sciite

di Redazione

Sono continuate la notte scorsa in Iraq le violenze fra milizie sciite, con il bilancio di almeno un morto, dopo gli scontri di ieri a Najaf e a Baghdad in cui sono state uccise almeno otto persone. In questa atmosfera di tensione, oggi si deve riunire il parlamento per approvare la nuova Costituzione irachena. Malgrado gli appelli alla calma lanciati ieri dal governo del premier (sciita) Ibrahim al-Jaafari, durante la notte sono proseguiti gli scontri armati fra due milizie sciite, l’Esercito del Mahdi dell’estremista Moqtada Sadr, e le Brigate Badr, la milizia del Supremo consiglio della Rivoluzione islamica in Iraq (Sciiri), principale partito sciita del Paese. Moqtada Sadr si e’ unito protesta dei sunniti nell’opporsi al progetto di costituzione, che giudica imposta dagli americani, e al principio del federalismo che essa contiene, suscettibile di spaccare il Paese. Un poliziotto e’ rimasto ucciso all’alba ad Amara, vicino a Bassora (sud), dopo che sostenitori armati di Moqtada Sadr avevano occupato gli uffici in citta’ del Badr. Stamani lo stesso Moqtada Sadr ha invitato i propri miliziani e sostenitori alla calma: ”Invito i credenti a risparmiare il sangue dei musulmani e a restare a casa loro”, ha dichiarato alla stampa Sadr. Negli scontri di ieri, originati da un assalto alla sede del movimento di Sadr da poco riaperto a Najaf, almeno otto persone sono state uccise. Gli uffici di Sadr nella citta’ santa erano chiusi da un anno, dopo l’offensiva delle forze americane per domare una ribellione dell’Esercito del Mahdi. Durante la notte scorsa, sono proseguite le violenze: si registrano assalti agli uffici del Badr e di altri partiti sciiti ad opera dei miliziani di Sadr si sono registrati nelle ultime ore a Bassora, Nassiriya, Hilla, Samawa e Diwaniya. Il ministro degli interni, Bayan Jabor (dello Sciiri), nel frattempo ha annunciato l’invio a Najaf di forze speciali della polizia per contrastare la violenza e per imporre il coprifuoco. Quanto al Parlamento, e’ stata fissata per oggi la seduta che dovrebbe approvare la Costituzione, ma non e’ stato stabilito un orario.


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