Mondo

Iraq: oggi giornata chiave per la Turchia

Una grande manifestazione contro la guerra si sta radunando questa mattina ad Ankara, oggi si riunisce il Parlamento per l'ok al passaggio di soldati americani

di Redazione

Una grande manifestazione contro la guerra si sta radunando questa mattina ad Ankara mentre e’ cresciuto nelle ultime ore il clima di incertezza per la seduta del parlamento di questo pomeriggio che dovrebbe confermare il decreto del governo per il si’ al passaggio di oltre 60 mila soldati americani e per l’invio di almeno altrettanti soldati turchi in Nord. Le incertezze, che negli ultimi giorni erano sembrate superate, sono aumentate dopo che il capo dello stato Ahmet Necdet Sezer ha ribadito la sua richiesta di una preventiva seconda risoluzione dell’Onu e dopo che ieri il Consiglio nazionale di sicurezza (un organo costituzionale di cui fanno parte i massimi vertici civili e militari dello stato) ha mancato nella sua seduta di ieri di dare indicazioni precise al Parlamento, avendole gia’ date un mese fa. Cosi’ facendo il Csn ha schivato il tentativo della leadership del governo e del partito maggioritario postislamico Akp (che l’altro giorno ha deciso di rinviare a oggi, dopo la seduta del Csn, la sessione del parlamento gia’ prevista per giovedi’) proprio per poter alleviare la sua esposizione e la sua responsabilita’ nella scelta di partecipare direttamente ed indirettamente all’operazione militare in Iraq. Tuttavia, i vertici militari turchi, che diffidano dei postislamici, si sono rifiutati di fare loro da sponda o di concedere sconti al prezzo politico che essi sono chiamati a pagare davanti ad un’opinione pubblica fortemente contraria (a circa il 90 per cento) alla guerra. Le incertezze sono cresciute in Parlamento anche perche’ nella riunione dei giorni scorsi di Selaheddin in Nord Iraq i gruppi di opposizione anti-Saddam, ed in particolare quelli curdi, hanno espresso una minacciosa ”ostilita” al previsto intervento turco in Nord Iraq. Nel frattempo, altri due sistemi di lancio di missili antimissile Patriot olandesi sono ieri arrivati a Iskendurum, di dove sono poi ripartiti per una base sconosciuta. Nei giorni scorsi l’Olanda aveva inviato altri tre sistemi di lancio Patriot che sono stati piazzati a difesa dell’aeroporto di Diyarbakir e di Batman.


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