Mondo

Iraq, Mps dona 150mila euro per i bambini

I fondi della Fondazione della banca senese saranno amministrati dalla Caritas di Mosul, nel nord del Paese

di Redazione

Un aiuto concreto per la popolazione irachena arriva anche dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha deciso di sostenere – attraverso la Caritas – un intervento umanitario nell’area di Mosul, nella parte settentrionale del Paese. Su questa citta’ di circa 10.000 abitanti, e sui vicini villaggi di Alqosh e Quarakosk, grava il peso delle 16.000 famiglie che vi si sono rifugiate dopo aver abbandonato Bagdad a causa delle distruzioni dei bombardamenti. Grazie ai 150.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Mps sara’ possibile fronteggiare la situazione di emergenza relativa ai bisogni primari che, nonostante la fine della guerra, continua ad essere molto evidente. Fra le varie possibilita’ di sostegno umanitario e’ stata scelta l’ipotesi della Caritas soprattutto perche’ il progetto riguarda una fascia della popolazione estremamente vulnerabile: quella che comprende i neonati ed i bambini fino ad un anno di eta’. L’acqua potabile ed il latte in polvere acquistati ad Amman, in Giordania, verranno inviati in Iraq nei prossimi giorni e saranno distribuiti sul posto dal personale della Caritas che gia’ si trova nella zona. Secondo le previsioni, il progetto, che avra’ una durata di tre mesi, consentira’ la sopravvivenza di un numero di alcune migliaia di bambini. La sede operativa della Caritas a Mosul e’ la realta’ diocesana che fa capo ad un vasto territorio del nord dell’Iraq caratterizzato dalla presenza di una popolazione con appartenenze religiose diverse: curdi, musulmani, cristiani. L’associazione ha come punti di riferimento le 87 chiese che si trovano all’interno del Paese e puo’ mobilitare 134 operatori professionali con esperienza nel settore degli aiuti umanitari e 120 volontari, in continuo aumento man mano che la situazione va stabilizzandosi. In ogni localita’ le chiese sono state messe a disposizione degli sfollati cercando di privilegiare la sistemazione delle famiglie con presenza di neonati.


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