Mondo

Iraq: moglie Berlusconi, ad Arcore siamo pacifisti

In un'intervista a Micromega, Veronica Lario racconta come in casa del premier si vive l'attesa della guerra. «I pacifisti non possono essere criminalizzati»

di Giampaolo Cerri

First lady arcobaleno. La signora Veronica Lario in Berlusconi esce dall’ombra discreta dove si è posta da quando il marito è entrato in politica per parlare… di politica. La consorte del premier ha infatti rilasciato un’intervista a Micromega, rivista piuttosto ostile al Cavaliere, in cui si parla di pacifismo. L’intervista è stata anticipata dal Corriere di oggi. La signora Berlusconi spiega di aver accettato mossa dal “confronto quotidiano con i miei figli sul tema della guerra”, confronto che crea qualche disagio. “I recenti avvenimenti – dice più avanti – spingono inevitabilmente i ragazzi a chiedersi in base a quali criteri si è scelto di fare la guerra proprio e soltanto all’Iraq”. Luigi, il figlio minore, “è convinto” che la guerra sia legata al petrolio e “la domenica prova a discutere sel suo punto di vista con il padre. Finora nessuno dei due ha cambiato la posizione dell’altro”. Barbara, la figlia maggiore “è un’appassionata di storia, vuole capire, vorrebbe saperne di più..”. Quanto alla signora Lario, la sua convinzione è che i movimenti per la pace “servano al risveglio delle coscienze” e che “meritano rispetto: se non ci fossero sarebbe il deserto spirituale, una pietrificazione generale”. “Non si possono criminalizzare i pacifisti”, afferma ancora.


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